Al “Quinto Ricci” per sfatare un altro tabù. L’Aversa Normanna infatti non è mai riuscita a portare a casa i tre punti contro i laziali dell’Aprilia nemmeno quattro vittorie consecutive, visto che solo sabato si è raggiunto il record dei nove punti in tre gare. Il gruppo di mister Di Costanzo grazie all’entusiasmo delle affermazioni su Poggibonsi, Arzanese e Vigor Lamezia raggiungeranno la città laziale per vincere. Sulla carta la squadra granata ha maggiori qualità, e anche la classifica sottolinea un certo spazio tra i due club, ma come spesso riferito dall’allenatore ogni gara deve essere presa con le molle perchè si rischiano brutte figure. L’Aversa nelle partite precedenti con l’Aprilia non è mai riuscita a fare bottino pieno, nè fuori casa nè tra le mura amiche dello stadio ‘Bisceglia’. La prima occasione in cui si sfidarono Aprilia e Aversa Normanna ci fu il 21 agosto 2011: finì 4-3 per i laziali con i gol per gli aversai di Longobardi, Varsi e Varriale. Di quel gruppo sono rimasti solamente appunto Varsi, D’Agostino e Gatto che quella partita la guardò dalla panchina. L’unico pareggio ci fu il 16 ottobre sempre del 2011 quando i laziali riuscirono a portare a casa un punto nell’1-1 del Bisceglia con la rete ancora una volta di Longobardi per i granata. Poi solamente sconfitte. Al ritorno finì 1-0 per i laziali e stesso risultato il campionato successivo ad Aprilia. Ad Aversa la battuta d’arresto più roboante per i granata, in un periodo dove però i granata avevano già gettato la spugna per la retrocessione: finì 1-5 per i laziali. La Normanna segnò con Ricci. Aversa e Aprilia si sono incontrati l’ultima volta il 25 agosto in coppa Italia e anche in quel caso furono i laziali a vincere: 1-0. A guidare l’Aprilia mister Ferazzoli: è un ex di turno avendo guidato la Normanna nel campionato 2010-2011, quello del mancato play-off e del pareggio con l’Avellino in casa per 2-2 che fece svanire ogni sogno dei tifosi aversani. L’anno dopo fu sostituito da Romaniello. Sono tante quindi le motivazioni che potranno spingere i ragazzi di Di Costanzo all’impresa nella tana del gruppo laziale.