Chiamiamola follia, sogno di ripartire. Fallisce prima di cominciare l’idea di Mario Pagliuca di far ripartire il calcio a Mondragone dalla III Categoria. Non sindachiamo sui motivi che lo stesso calciatore annuncia per il dietrofront del progetto ma questo è uno schiaffo che fa male. Ripartire anche dal gradino più basso voleva dire coinvolgere i romantici e i pochi affezionati che tengono alla gloriosa maglia granata. Per la prima volta Mondragone resta senza calcio:è la sconfitta di tutti. di quei tanti che ora si sono dileguati. Mondragone per struttura, potenza e risorse meriterebbe palcoscenici diversi ma la realtà sarà sempre dura da sconfiggere. Ci avevano provato ultimamente Mario Pagliuca e Paolo Filosa ma a meno di stravolgimenti dell’ultima ora il progetto è fallito. Che sia un anno di transizione per tutti ma di certo vedere le gradinate del Comunale vuote in questa stagione sono un pugno nello stomaco. Quanti hanno a cuore la causa granata realmente?
A dare la notizia della fine dei sogni è lo stesso Mario Pagliuca che nella tarda serata di ieri commenta amaramente nelle pagine facebook quanto successo: “La Real Mondragonese calcio comunica a malincuore che non ci è stata data la possibilità di poter tornare a fare calcio a Mondragone. Grosse responsabilità deve assumersele il Presidente provinciale della federazione di Caserta signor Beatrice Giovanni. Noi avevamo chiesto un’iscrizione rateizzata visto che siamo appassionati di calcio e veri amanti della nostra città e non imprenditori. Questa rateizzazione c’era stata concessa dal Sig. Beatrice: poi inspiegabilmente ha fatto marcia indietro. In questo modo ci è stata tolta l’occasione di fare calcio nella nostra città. Occorre ricordare a più di qualcuno che lo Sport in questo caso il calcio è aggregazione e socializzazione. Soprattutto nel nostro comprensorio fortemente a rischio può distogliere ragazzi da percorsi pericolosi. Ricordo sempre a più di qualcuno che la nostra società è stata e sarà sempre vicina a quella fascia di famiglie socialmente più deboli. In tutto questo denunciamo la latitanza dell’amministrazione comunale, che ha come scopo costituzionale di essere vicino a quelle società e associazioni che operano sul territorio senza scopo di lucro. Della situazione creatasi ne saranno messi a conoscenza il presidente regionale Campano, il presidente della FIGC e il Presidente del CONI Gianni Malagò”.