La sconfitta a Reggio, il ritorno in roster di Hannah e Roma all’orizzonte. L’inizio di settimana a Pezza delle Noci è stato abbastanza caliente ma le nubi sono passate e torna a splendere un bel sole. Una serenità, comunque, da ritrovare perchè solo giocando la propria pallacanestro dinamica e tosta, la Juve è in grado di vincere contro tutto e tutti. Una Juve troppo brutta per essere vera quella vista nella caldissima Bomboniera di Via Guasco. Lo sanno tutti che quella non era la vera Caserta. Lo sa Marco Mordente, il capitano che ci mette sempre la faccia e racconta questa sconfitta e questo fine settimana decisamente tribolato: «Peggio di come abbiamo giocato a Reggio Emilia non possiamo fare con Roma – ammette con una battuta -. Siamo una squadra giovane che ha sofferto l’esperienza ed i trucchetti degli avversari; ci manca un po’ di esperienza ma sappiamo di avere questo limite. Sicuramente ci manca un po’ di malizia. Dopo un buon primo periodo abbiamo commesso l’errore di prendere delle scelte sbagliate, anziché muovere la palla per cercare un tiro migliore ma abbiamo pensato a soluzioni individuali. Una scelta sbagliatissima soprattutto su un campo così tosto come Reggio. Poi sul -10 è mancata la forza di reagire, era la prima volta che succedeva di andare così sotto nel punteggio e non siamo stati in grado di risalire».
Marco è stato protagonista di un simpatico siparietto durante il match: schiacciata di Scott e la palla termina nelle sue vicinanze ma non la raccoglie per timore di prendere tecnico. Solo dopo l’ennesima rassicurazione dell’arbitro il capitano ha preso la sfera: «Le regole sono ridicole, non fa parte del gioco quello che sta succedendo su tutti i campi. Complimenti a chi ha preso questa decisione».
Come vedi questa nuova Juve e su cosa dovete lavorare?
«La squadra deve capire che dobbiamo quotidianamente aumentare la durezza mentale. Una durezza che poi ci aiuterà in campo perchè bisogna andare avanti nei giochi anche se qualcosa salta e bisogna sempre andare avanti con la difesa per leggere meglio le partite. Le vittorie aiutano a stare insieme, a superare nel miglior modo i momenti negativi come quelli vissuti negli ultimi giorni. Adesso con il ritorno di Hannah abbiamo reagito ed andiamo avanti: a volte ci focalizziamo su cose senza senso, ricordiamoci che il basket è uno sport cerchiamo di divertirci nello stare insieme».
All’orizzonte c’è Roma, altra compagine di prima fascia…
«Roma la vorrei battere perché l’anno scorso abbiamo giocato entrambe le partite. Adesso tutti i miei compagni stanno capendo che, contro Roma, non è una partita normale per i casertani. Sicuramente per noi non sarà facile batterli anche perché arriviamo da due sconfitte. Il fatto che Roma giochi in Europa non è un problema per loro perché sono costruiti con profondità appunto per tenere le due competizioni ad alto livello. Per vincere dobbiamo riportare la nostra intensità difensiva che, poi, ci permette di poter correre. Roma ha tanti giocatori di qualità e sappiamo bene quando sia forte la loro fisicità. Vogliamo tornare a vincere e stare più tranquilli pensando solo a giocare».
L’ultima considerazione spetta a coach Molin che non ha glissato ma, anzi, ha parlato della prova di Chris Roberts a Reggio Emilia: una prestazione da 0 punti. Il coach, però, difende il suo giocatore: «Roberts si è applicato difensivamente, in attacco era in controllo perché non riusciva a spingere visto l’infortunio che aveva. E’ sceso in campo nonostante il dolore perchè avevamo bisogno di lui. Tutta la squadra ha subito l’assenza di Hannah, non solo Chris e non mi sono piaciute alcune illazioni lette: io ho fiducia totale in Roberts»
Non c’entra col basket giocato ma, comunque, è un argomento che sta particolarmente a cuore alla società: la multa di 900 euro comminata per lancio di palle di carta non è andata giù a Iavazzi: «La multa ha fatto infuriare il presidente e quindi faremo ricorso per dare un segnale a tutela del nostro pubblico che è stato già colpito troppo con Milano – ha ammesso il general manager Marco Atripaldi -. La multa è sembrata uno sberleffo, il lancio di palle di carte è avvenuto non dal nostro settore e non è giusto colpirci nuovamente. Il pubblico di Caserta è un patrimonio per il basket italiano e va tutelato. Il ricorso costa il doppio della multa presa ma vogliamo mandare un segnale».