Riavvolgere il nastro e tornare a prima della trasferta di Reggio Emilia, in tutto e per tutto. Tornare indietro per provare a conservare nella mente quanto accaduto contro Cinciarini e compagni, tenerlo conservato nella mente ed utilizzarlo solo quando situazioni di difficoltà del genere potrebbero ricapitare. Riavvolgere il nastro sia dal punto di vista del gioco, ma soprattutto dal punto di vista della situazione Stefhon Hannah. Una situazione che a partire da questo pomeriggio avrà il proprio primo riscontro ufficiale da parte del giocatore che ha dovuto guardare i propri compagni dalla poltrona di casa, dove ha avuto modo di pensare di riavvolgere anche il proprio personale nastro e rientrare all’interno di quei ranghi e all’interno di quel rispetto di alcune regole di cui hanno parlato meno di una settimana fa sia coach Molin che Marco Atripaldi nel motivare la decisione di mettere fuori squadra il metronomo ex Golden State. Insomma un ‘erase and rewind’ per ripartire di slancio, per provare a trovare quell’entusiasmo e quella grinta che a partire dal secondo quarto non è mai venuta fuori contro Reggio Emilia che ha saputo colpire al posto giusto con Caserta che si è sciolta alla prima vera difficoltà della serata: affrontare la fisicità e la difesa schierata degli avversari. Alla fine ne è arrivata la prima vera batosta dei bianconeri. Una batosta che, però, al momento sembra aver scatenato solo la voglia di rivalsa dei protagonisti che volte rendono partecipe il popolo casertano con il proprio pensiero come è accaduto negli ultimi giorni con le parole utilizzate da Chris Roberts e Michele Vitali. Il primo ha utilizzato un giro di parole anche per la propria prestazione offensiva a Reggio puntando tutto sulla lezione che si impara quando si perde e sul recepimento della stessa per migliorare. Il secondo è sembrato essere più diretto puntando sul lavoro in palestra l’imperativo di una settimana al termine della quale si avrà a che fare con un’avversaria importante sia in campo che per tutti coloro che verranno sugli spalti: la Virtus Roma: «Dobbiamo avere sempre in mente questa partita, ma solo per ricordarci degli errori commessi – ha esordito Michele Vitali nel commentare la debacle emiliana -. Non dobbiamo certo ricordarli per auto-flagellarci o buttarci a terra, ma per tenere sempre vivo il ricordo dei punti in cui dobbiamo fare dei passi in avanti. Detto questo quella contro Reggio Emilia non era certo una partita facile. Lo sapevamo, siamo scesi in campo con il giusto piglio, poi come dicevo abbiamo commesso una serie di errori nel secondo quarto che ha compromesso un po’ tutto il lavoro precedente e ci ha costretti ad inseguire gli avversari».
Hai parlato di errori commessi, se dovessi soffermarti su quelli più importanti a tuo modo di vedere le cose?
«Nel secondo periodo ci hanno messo le mani addosso, sono stati molto più fisici in difesa e contro il nostro attacco a metà campo ed invece di reagire abbiamo commesso qualche errore di troppo. Dovevamo continuare a giocare il nostro basket o meglio i nostri giochi senza farci impensierire dalla loro fisicità. Il contraccolpo offensivo, poi l’abbiamo pagato anche in difesa, dove abbiamo abbassato un po’ la guardia. Purtroppo sono errori di gioventù, l’abbiamo sempre detto siamo una squadra giovane e sicuramente trarremo il giusto insegnamento da questa sconfitta.
Durante le sue conferenze, coach Molin ha sempre indicato il giusto equilibrio tra il gioco in velocità e quello ragionato a metà campo come una delle chiavi fondamentali per la buona riuscita della squadra. Al momento è evidente che il livello di basket che riuscite ad esprimere correndo è superiore a quello a difesa schierata. Cosa vi manca per provare a far salire le quotazioni di quest’ultimo?
«Solo un po’ di tempo e di confidenza, ma soprattutto fiducia in più nel cercare di giocare questo tipo di basket. Ovvio che correre ci riesce meglio in questo momento, ma di sicuro miglioreremo anche a metà campo».
Senza entrare e spendere una parola sulla decisione presa, ma in termini di basket quanto vi è mancato Hannah, con il quale la squadra nelle prime tre uscite ha corso molto di più?
«E’ sempre un giocatore in meno in squadra e questo si sente. Altrettanto certo è che abbaimo corso di più come nelle nostre caratteristiche, ma come ho detto in precedenza dobbiamo migliorare anche in altra parte del gioco».
C’è qualcosa che salvi in vista della sfida contro Roma?
«Il primo quarto. Contro Siena la partenza di Reggio Emilia è stata bruciante e devastante. Invece noi siamo riusciti a tenere questa avanzata e rispondere a colpo su colpo e non era facile. Ripartiamo, quindi, da quei dieci minuti».
Al Torneo Città di Caserta mancavano qualche pedina, ma sostanzialmente Roma è una delle poche squadre di cui già conoscete qualcosa in più. Che partita ti aspetti?
«Una partita difficile contro una squadra ferita almeno quanto noi se non in più perché ha perso al supplementare contro Cantù al Pala Tiziano. Una squadra che avrà tanta fame di rivalsa, ma noi non possiamo certo pensare e preoccuparcene, visto che abbiamo la stessa ‘fame’».
Quindi se dovessi puntare su una chiave quale indicheresti per portare a casa la vittoria?
«Difesa, grinta e poi tutto il resto. Dobbiamo ripartire dalla nostra metà campo, cosi come abbiamo fatto nelle prime tre giornate».