Grande inizio per la stagione calcistica 2013-2014 della scuola calcio Real Carinaro per aver superato i trecento iscritti e per la convocazione dell’atleta (ora alla Salernitana) Antonio Martiniello, classe ’96, per la Rappresentativa nazionale italiana under 18 di Lega Pro di mister Bertotto, ex bandiera dell’Udinese. Il ragazzo ha esordito con una doppietta e una traversa.
“Sono molto orgoglioso per questo ragazzo accolto da noi quasi come un figlio, aiutandolo in tutto e per tutto e cercando di non fargli mai mancare nulla”, ha detto il direttore tecnico della scuola calcio Real Carinaro Luciano Lisbona. E continuando: “Grazie alle disponibilità della nostra società, Martiniello è potuto entrare a far parte della Salernitana Calcio senza che da noi venisse chiesta alcuna riconoscenza economica. Ci auguriamo che lui sia solo il primo di tanti altri talenti da noi coltivati che possano arrivare a livelli anche molto importanti. Tutto ciò può accadere anche grazie all’appoggio della Fiorentina Calcio, a cui siamo affiliati, che segue periodicamente i nostri ragazzi migliori. Superare la soglia di trecento iscritti è per noi motivo di vanto perché possiamo definirci una delle società meno pretenziose e più disponibili che ci siano in Campania anche nei confronti di coloro che in tempi di crisi non vivono condizioni del tutto fiorenti. Un riconoscimento importante va soprattutto alla mia società e a coloro che lavorano all’interno di essa, di cui ricordiamo: il presidente della scuola calcio Carmine Paciello, i dirigenti Franco Arpaia, Salvatore Cardone, Antonio Lisbona, Luigi Iavarone, Massimo Cutulo e il presidente del centro sportivo Vincenzo Iavarone, il mio collaboratore Pasquale Golia e tutti i tecnici che lavorano assiduamente con passione e professionalità per far in modo che la scuola calcio arrivi a livelli sempre più alti.”
Gli auguri per la chiamata in nazionale under 18 di Antonio Martiniello sono arrivati anche da parte del sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco e del consigliere comunale Salvatore Della Vecchia. “Scoprire una passione e coltivarla, a partire dallo sport, che con i suoi valori di sacrificio e lealtà può fare la differenza nel tenere lontani i giovanissimi dalla strada e da distrazioni che possono fuorviarli”.