E’ un 3-3 che ancora una volta lascia l’amaro in bocca a mister Sansone. Lo Scafati si ferma al cospetto di un Cus Caserta spigliato e volenteroso che getta il cuore oltre l’ostacolo e lo recupera oltre il termine con Della Corte. Senza Mario Esposito, Ferraioli e Sorrentino la rotazione a disposizione degli scafatesi è corta. Il Cus si copre ed è pronto nelle ripartenze. Ventimiglia chiede compattezza ai suoi che seguono a menadito le indicazioni del tecnico. Rosso blu che palleggiano e cercano il varco senza rischiare. Ospiti che si affidano a Maggio e al gioco con Luigi Mandragora per sfondare. Di parate vere e proprie i due estremi difensori non ne compiono. Quando l’andamento lento sembra farla da padrone il lampo che accende la luce al palazzetto. Ventimiglia la mette al centro, Palumbo la sfiora, Amoruso non la vede ed il Cus è in vantaggio. L’uno a zero accende Maggio che dopo dieci minuti mette la freccia e scaglia un missile che fredda Mario Palumbo. Tutto in equilibrio? Macché. Un giro di lancette ed ancora il capitano fa gioire i suoi. Lo Scafati prova a gestire, ma in chiusura di tempo si distrae e Della Corte allo scadere mette tutto in equilibrio. Il leit motiv del film che va in scena al palazzetto di Casagiove è sempre lo stesso. Scafati che cerca di fare gioco, Cus che gioca senza rischiare. Ospiti che si aprono per cercare di lasciare Maggio nell’uno contro uno, padroni di casa che sporcano la linea di passaggio e si lanciano in avanti. Amoruso ci mette più di una pezza. La giostra cambia il giro, ma gli errori di voglia di vincere mettono a rischio addirittura il pari. A metà frazione a spezzare il continuo ripartire del Cus ci pensa la coppia Maggio-Cascone. Diagonale del capitano e tocco sottomisura dell’under. In un amen lo Scafati è avanti, ma non si accontenta. Dietro c’è ancora qualche cosa da registrare, ma Amoruso decide che la serranda è chiusa e i tentativi dei rosso blu si infrangono sul portiere. La pecca dello Scafati è quella di non chiuderla in ripartenza, così nei titoli di coda la puntura che fa male. Punizione al limite. Time out chiamato dai collaboratori di Ventimiglia, espulso che segue il match dagli spalti, si cerca la soluzione giusta per impattare. Il Cus trova il coniglio dal cilindro con Della Corte che manda la sfera nel sette opposto al punto di battuta e si abbandona in un abbraccio liberatorio con i compagni.
CUS CASERTA: Palumbo M., Pasquariello, Cardillo, D’Aniello, Roviello, Vassuro, Ventimiglia D., Errico, Giordano, Salzillo, Palumbo A., Della Corte. All. Ventimiglia G.
PLANET SCAFATI: Amoruso, Somma, De Luca, Cascone, Polichetti, Maggio, Passannante, Mandragora, Licata, Palumbo L., Sorrentino. All. Sansone
ARBITRI: Crocifoglio di Napoli e Sannino di Napoli
MARCATORI: 16′ Palumbo A. (CC), 26′ Maggio (PS), 27′ Maggio (PS), 28′ Della Corte (CC); 47′ Cascone (PS), 64′ Della Corte (CC)
Jose Astarita