Presentato il Giro d’Italia 2014, ritorna a Caserta e in Terra di Lavoro



Nibali mostra la tappa campana
Nibali mostra la tappa campana

L’edizione numero 97 del Giro d’Italia, che è stata svelata lunedì a Milano, prenderà il via venerdì 9 maggio da Belfast, in Irlanda del Nord, e dopo le prime tre frazioni in Irlanda ultimo traguardo a Dublino, approderà in Italia con la Giovinazzo-Bari, per chiudersi domenica 1° giugno nello splendido scenario di Piazza Unità d’Italia a Trieste, percorso equilibrato con ventuno tappe per 3.449,9 chilometri, con tre cronometro, otto tappe adatte ai velocisti, cinque di media e cinque di alta montagna. La corsa rosa 2014 renderà omaggio a due grandi campioni Gino Bartali nel centenario della sua nascita a Salsomaggiore sede di arrivo di una delle tappe vinte da Gino, fuoriclasse ma anche eroe ” Campione dei Giusti” e Marco Pantani nel decennale della sua scomparsa che verrà omaggiato nelle frazioni con arrivo a Oropa, dove fu protagonista di una rimonta da leggenda,e la tappa di Montecampione, dove Pantani stracciò Tonkov prima di vincere il suo primo e unico Giro. In quest’edizione dopo l’avvio dello scorso anno da Napoli ci sarà una sola tappa campana, la sesta del 15 maggio, di 247 chilometri, che partendo da Sassano, nel Vallo di Diano attraverserà le provincie di Salerno, Napoli e Caserta fino a giungere a Montecassino nel 70° anniversario del bombardamento tedesco. Tappa praticamente in linea, senza alcuna asperità di rilievo, se non nei due Gran Premi della Montagna di Cava de’ Tirreni (196 metri) e Montecassino (247 metri, pendenza media 5%) con arrivo in salita sui panoramici tornanti che conducono all’abbazia benedettina. In partenza da Sassano, la carovana rosa “toccherà” Sala Consilina,Polla, Pertosa,Eboli e Battipaglia prima di immettersi sulla Statale 18 e arrivare fino a Salerno. La leggera ascesa fino a Cava de’ Tirreni porterà il gruppo prima a Nocera Superiore e poi a Nocera Inferiore, prima della deviazione verso Sarno.Il gruppo proseguirà poi per Palma Campania, Nola, entrando poi in ”Terra di Lavoro”,Cancello, Maddaloni, Caserta, Santa Maria Capua Vetere, Calvi Vecchia, Vairano Scalo con passaggio a Mignano Monte Lungo, da lì per la via Casilina, l’ingresso in territorio laziale, prima dell’ascesa finale verso l’abbazia di Montecassino. Affascinano, già da ora la crono individuale da Barbaresco a Barolo nel nome dei grandi Vini, o le ascese più dure nella 16.a tappa Ponte di Legno-Val Martello che prevede Gavia e Passo dello Stelvio, come nella 18.a tappa Passo San Pellegrino, Passe del Rebedus e il Rif. Panarotta, per chiudere nella penultima tappa con la salita clou e più dura D’ Europa lo Zoncolan, partito, dunque il conto rovescia per la tanto attesa kermesse, pronta a confermarsi come sempre “la Corsa più dura del mondo, nel Paese più bello del mondo”.

Sabino Novaco



 


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