E pensare che alla vigilia quello andato in archivio doveva essere un weekend tranquillo e senza colpi di scena se non quello legati agli allenamenti e alla crescita dei diretti interessati in maglia bianconera cosi come ha tenuto ad affermare l’assistente in panchina di Molin Sergio Luise nei giorni scorsi; ed invece. Ed invece delle piccole scosse sono comunque arrivate in casa Juve soprattutto da quel lato della compagine che solo indirettamente riguarda il lato del basket giocato. Quel lato in cui le partite e le vittorie la dirigenza di Terra di Lavoro cerca di portarle a casa nella stanza dei bottoni direttamente o indirettamente che sia il metodo utilizzato. Ed allora le scosse sono partite dal passato per passare al futuro, restando comunque concentrati sul presente e quindi su quanto necessario per la crescita continua di una squadra che ormai si affaccia verso le sole due settimane di attesa per l’esordio stagionale contro Venezia. Un passato che come un fulmine a ciel sereno o come uno scheletro venuto fuori da un armadio che con ogni probabilità la nuova dirigenza ed il presidente Iavazzi ha aperto o gli si è aperto quasi ‘fortuitamente’ davanti agli occhi nei gironi scorsi e che hanno reso necessario un intervento duro, un intervento chiarificatore di quanto venuto a galla in termini di nuovi esborsi e di nuovi pregressi che lo stesso Iavazzi ed il suo braccio destro Barbagallo hanno dovuto fronteggiare ed inserire nel loro personale conto di sacrifici per il mantenimento e la crescita di un progetto sportivo legato alla palla a spicchi che in un paio di mesi ha cambiato volto. Un volto che per un attimo, però, è tornato ad essere un po’ cupo dopo essere stato irradiato e baciato dal sole di un nuovo orizzonte. Un volto che per un attimo ha necessitato di un’espressione seria e dura, soprattutto nel difendere quanto la nuova coppia di spicco dirigenziale bianconera sta cercando di fare in termini di immagine. Un volto serio e duro per un intervento e richiesta nei confronti di chi c’era in precedenza nel dare una mano in situazioni e pregressi maturati in tempi in cui lo stesso attuale presidente non era in conto o si era appena presentato ed affacciato a questa avventura. Insomma una stoccata dura che ha scosso il movimento cestistico di Terra di Lavoro che poi ha trovato conforto in parole, dello stesso Iavazzi all’interno dello stesso comunicato stampa di sabato pomeriggio, che nonostante tutto vedevano il nuovo numero uno casertano mettere da parte tutto accollandosi anche gli ultimi oneri emersi, ma allo stesso tempo evitando di far tornare indietro le lancette della crescita di una società che in pochi mesi ha anche portato alla nuova attenzione di un main sponsor come Pasta Reggia. Stessa situazione di conforto che la società di Pezza delle Noci, da par suo, ha provato nell’ascoltare le parole del sindaco Pio Del Gaudio in merito alla questione che in questo weekend è tornata a spopolare sulle pagine sportive locali e che hanno come soggetti principali il Napoli, De Laurentiis ed il nuovo stadio. Una questione che aveva suscitato tanto clamore in estate quando per la prima volta il presidente del Napoli calcio aveva prospettato l’idea di costruire una nuova struttura proprio nella città della Reggia in caso di mancata vendita del San Paolo ad opera del sindaco di Napoli De Magistris. Questione che sembrava essersi dissolta tra i mugugni dei tifosi di Terra di lavoro e tra il sole e le onde estive e che invece ha investito di nuovo la città di Caserta, ma questa volta con parole chiare e tonde del sindaco Del Gaudio: «La questione deve partire da un assunto, ma soprattutto prendere in considerazione delle condizione necessarie e senza le quali il tutto non può nemmeno essere preso in considerazione. L’assunto ovviamente è che il Napoli deve giocare a Napoli e che solo nel caso in cui non ci sarà possibilità oggettiva, la città di Caserta può essere scenario di un qualcosa di importante e a condizioni particolari. La prima ovviamente è che il Napoli calcio dia una mano alla Casertana e alla Juvecaserta che sono le due più importanti realtà sportive del territorio. In che modo? Creare nell’area in cui si parla di un ipotetico nuovo stadio del Napoli anche di strutture necessarie all’una e all’altra nostra compagine sportiva. Insomma una sorta di cittadella dello sport. Al fianco di tutto ciò anche la possibilità di utilizzare una tal situazione per creare occupazione e quindi usare lo sport per dare un lavoro ai nostri giovani. Queste sono le nostre condizioni più importanti». Parole che hanno trovato il consenso da parte della società di Pezza delle Noci che sul proprio sito ha diramato una nota nella quale aggiunge quanto segue: « In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Del Gaudio sulla eventuale realizzazione di un nuovo Palasport nella stessa area messa a disposizione del Napoli calcio per la eventuale realizzazione del nuovo stadio, la Juvecaserta prende atto positivamente della volontà espressa e ringrazia il primo cittadino per la sensibilità mostrata nei confronti del club e dei tifosi bianconeri».