Dopo tre sconfitte consecutive finalmente la Juve torna ad assaporare il dolce sapere della vittoria. La truppa di Molin lo fa nel momento più particolare e forse importante specialmente dal punto di vista del morale della squadra che dopo i due successi con Veroli e Napoli si era dovuta arrendere di fronte a Brindisi, Milano e Roma. Una vittoria che lascia il sorriso sul volto della Juve che finisce il torneo cittadino sul gradino più basso del podio, ma soprattutto un sorriso sulla faccia del presidente Lello Iavazzi che aveva espresso il desiderio di una rivincita proprio contro l’Enel dopo la sconfitta in terra pugliese. Una rivincita chiude la kermesse casertana dalla quale il timoniere mestrino esce ancora una volta con delle indicazioni divise a metà. Questa volta Molin guarda poco agli esperimenti in corso d’opera, guarda poco a capire come e quando far girare determinati meccanismi e si affida solo ed esclusivamente alle garanzie. Garanzie che nel secondo tempo della sfida contro Brindisi sono state rappresentate dal duo Mordente-Michelori e la coppia di americani Scott-Brooks. Una scelta la cui più nitida dimostrazione ne è stata la panchina prolungata di Hannah e Moore nei momenti della rimonta e sorpasso bianconero. Sarà, dunque una settimana importante dal punto di vista della chimica, della quadratura del cerchio, quella che attende al Juve che dovrà anche fare i conti con i piccoli problemi fisici di Roberts che nel secondo tempo è rimasto a sedere senza più mettere piede in campo e con una vistosa borsa del ghiaccio sul ginocchio, prima di tornare in campo per il prosieguo della pre-season.
la cronaca. Parte con qualche problema di troppo la sfida contro Brindisi valevole per il gradino più basso del podio, ma soprattutto per una dimostrazione di orgoglio nei confronti del pubblico accorso al Palamaggiò per sostenere la nuova Pasta Reggia. Tanti gli errori in campo e punteggio non altisonante dopo sei minuti, ma per coach Lele Molin una nuova indicazione di cui tenere conto: il pressing avversario. L’Enel si è presentata, infatti, con le idee chiare alla sfida ed al re-match contro i bianconeri dopo la sfida in Puglia nel memorial Pentassuglia. L’idea di coach Bucchi è molto chiara, pressare i portatori di palla avversari e generare palle perse nei primi secondi. Il piano dell’ex Milano ha avuto immediatamente la sua efficacia con la Juve che ha sofferto per superare la metà campo (5:11). Ancora una volta coach Molin è costretto a cambiare quasi tutto e tutto molto in fretta. Dentro Mordente e Michelori ed ancora una volta il volto della Juve cambia radicalmente rispetto a quanto aveva fatto in precedenza con Hannah e Moore. La coppia di usato garantito piazza un break che riporta non solo la Juve in testa alla sfida ma fa segnare anche il primo massimo vantaggio della sfida con poco più di un giro di lancette sul cronometro del primo quarto (17:14).
Il secondo periodo inizia con la tripla di Snear che interrompe il pareggio con il quale si erano chiusi i primi dieci minuti. La Juve prende coraggio ed iniziative (ma sempre da azioni di isolamento dalle quali poi si sviluppano una serie di tagli verso la palla o il canestro), Brindisi risponde per le rime con Snear e Campbell, ma subiscono azioni da showtime ad opera di Roberts e Moore (32:31). La risposta dell’Enel è affidata alle mani di Bulleri che rimette le cose a posto e al suono della sirena di metà partita Brindisi va negli spogliatoi con tre punti di vantaggio (37:40). Caserta torna in campo con una mentalità diversa e con la mano calda di Scott che mette a segno cinque punti in fila. Brindisi spreca qualche pallone di troppo ed allora la Juve ne approfitta tenere i brindisini a due possessi di distanza (49:44).
I possessi diventano quattro al 30’ quando a Bulleri viene fischiato un antisportivo per aver tenuto Brooks che stava per decollare a canestro (53:46). Scott e Brooks provano ad azzannare il match, Brindisi non molla con un doppio James, la Juve molla la presa in attacco ed i viaggianti tornano a stretto contatto dopo l’antisportivo fischiato a Mordente (60:57 al 36’). Nel finale Brindisi prova a mettere paura alla Juve ancora con Campbell, ma prima Vitali e poi Scotto chiudono il conto conquistando il terzo posto della manifestazione.
La gara delle schiacciate. Dopo il forfait della giornata di sabato che sembrava aver consegnato il titolo dello ‘Slam Dunk Contest’ a Leggio, la contesa è tornata d’attualità nell’intervallo di ieri dove si sono affrontati Brooks, Moore e lo stesso Leggio. Alla fine è stato proprio l’ex Cantù a portare a casa il titolo battendo la concorrenza del compagno di squadra e del giovane brindisino.
JUVECASERTA 67
ENEL BRINDISI 62
(18-18; 37-40; 53-46)
PASTA REGGIA CASERTA: Circosta, Mordente 7, Marini ne, Vitali 9, Tommasini ne, Michelori 8, Salzillo ne, Brooks 13, Moore 10, Roberts 5, Hannah, Scott 15.
All. Molin.
ENEL BRINDISI: James 6, Todic 5, Bulleri 5, Morciano ne, Formenti 3, Dyson 16, Lewis 4, Zerini 7, Snear 8, Leggio ne, Campbell 8, Cardillo.
All. Bucchi.
ARBITRI: Sabetta, Caiazza e Paglialunga