“Dopo l’anno di Pontecagnano in A2 non volevo più tornare in Campania. Quando è arrivata l’offerta della Volalto ho chiamato la Boteva per conoscere le sue impressioni sul club. Ebbene, dopo aver visto l’entusiasmo con il quale Milena mi ha parlato di questa società, è stato tutto più facile. Avevo anche altre opportunità in A2 ma il progetto rosanero è molto interessante e stimolante. Sono sicura che arriveremo lontano”. Pensieri e parola di Adriana Kostadinova schiacciatrice di un metro e novanta in cui vivono in perfetta simbiosi talento e potenza. Ha girato tanto la bulgara, è stata anche negli Stati Uniti dove, tra una schiacciata e l’altra, ha conseguito il titolo di terapista occupazionale. Sposata e madre di una splendida bambina,la scorsa stagione è tornata all’attività agonistica divenendo il faro del Neruda Bolzano, oggi Volksbank Südtirol, promosso in A2 .
Sei nativa della Bulgaria, hai studiato in America, sei arrivata in Italia per amore. Ci spieghi le differenze pallavolistiche tra questi tre paesi?
Oltre oceano la pallavolo non e così professionale come in Italia e in Bulgaria. Li si gioca solo al college anche se il livello e alto, ma non come qui o nel mio paese. Basti considerare che il campionato negli stati uniti dura solo 4 mesi e qui come in Bulgaria 8 mesi ad un livello molto alto e con tanto stress”.
La forza della Volalto è sempre stata, oltre naturalmente al valore tecnico delle ragazze, la forte coesione del gruppo. Come sei stata accolta nello spogliatoio?
“Si vede subito che il gruppo è unito e quali siano i valori su cui si basa la società. Nello spogliatoio sono stata accolta molto bene. Le ragazze sono giovani, ma hanno una gran voglia di dimostrare il loro valore e questa è una cosa importante per uno spogliatoio unito”.
Con Milena Boteva formate una coppia di attaccanti di rara potenza e classe. Con voi ci sono anche tante atlete di grande talento. Che idea ti sei fatta delle tue nuove compagne?”
“Sicuramente io Milena siamo quelle più esperte o piu vecchiette.(ride di gusto), ma penso che oltre a noi due la società ha costruito una ottima squadra e certamente riusciremo a fare un bel gruppo perché, lo ripeto, tutte le ragazze sono molto brave tecnicamente, tranquille e con tanta voglia di imparare.
La Gimam Volalto e la serie A2. Solo un sogno o una splendida realtà da poter inseguire?
“Di sicuro siamo una squadra costruita per ambire al grande salto nella massima serie, ma da qui a vincere dipende da tante componenti:.fortuna, bravura, gruppo. Spero che a fine hanno avremo modo di festeggiare insieme qualcosa di importante. In bocca a lupo a noi”.