Durante la conferenza stampa di presentazione di martedì scorso aveva già indicato la strada: “Farò piccole modifiche ma non stravolgerò la squadra”. E’ stato di parola Nello Di Costanzo che alla prima gara del dopo Fabiano ha mandato in campo praticamente dieci giocatori su undici della squadra scelta da Fabiano nelle prime due gare. Con però due sostanziali differenze che hanno garantito, ma occhio a facili entusiasmi, si attendono partite più ‘sostanziose, di guadagnare tre punti dopo ben dieci mesi di astinenza. La prima è stata far giocare Djibo e Balzano nei loro rispettivi ruolo: l’ex Atalanta come terzino e Balzano invece come esterno alto. Quest’ultimo è stato decisivo trovando spazi nella difesa avversaria e suggellando la sua instancabile partita con ben due assist per l’attaccante Orlando. Buona prestazione anche per Djibo che ha tenuto bene la fascia non permettendo al diretto avversario di rendersi pericoloso allontanando la minaccia in alcune occasioni anche con rilanci lunghissimi. La scelta di Di Costanzo è stata poi quella di schierare i tre ‘tenori’ normanni, Orlando, Di Vicino e Vicentin, tutti dal primo minuto. Quello che non era successo con Fabiano e che ha fatto infuriare, e non poco, i massimi dirigenti granata. Anche questa scelta è stata vincente, se fortunata saranno i prossimi risultati a dirlo. Ha però sicuramente donato un volto nuovo alla squadra che ha vinto giocando anche molto bene. Dopo il match anche l’ex tecnico della Carrarese ha sottolineato come “è vero che Vicentin non è nella migliore condizione ma è riuscito a restare in campo 90 minuti”. Tradotto: la condizione fisica è sì carente ma non tale da non permettere la coppia con Orlando. Quello che però entrambi gli allenatori hanno in comune è la richiesta alla società di nuovi calciatori: Fabiano chiese gli esterni ora Di Costanzo chiede punte pesanti: “Ho troppi attaccanti leggeri, serve un sostituto per Orlando e Vicentin”. La società è avvisata.