Un primo giorno di scuola diverso dagli altri, un primo giorno di scuola che ha seguito senza dubbio il liet motive dei cambiamenti avvenuti in estate all’interno della stanza dei bottoni di Pezza delle Noci. Dei cambiamenti importanti, dei cambiamenti fondamentali specialmente per il futuro che proprio a detta dello stesso Lello Iavazzi è stato definito – come primo intervento dell’intera conferenza stampa di presentazione della nuova truppa bianconera – ‘più roseo di quanto si potesse aspettare’. Si dice che il buongiorno si vede dal mattino, a Caserta dalla fine del campionato scorso sono arrivate già le prime luci dell’alba e le prime ore del mattino con un roster sicuramente non pensabile all’ultima sirena della scorsa stagione contro Reggio Emilia ed una situazione di finanziaria totalmente capovolta. Mattino che sembra essere ora dopo ora sempre più splendente e ricco di cambiamenti e lo si è visto nel prima durante e dopo quello che era il girono più atteso di questo mese di agosto: l’incontro con la folla. Un incontro che negli anni scorsi è sempre avvenuto con un iter semplice e preciso: arrivo dei giocatori, qualche parole di introduzione e poi autografi, tanti, fotografie, tantissime, e musica. Già perché a differenza degli anni scorsi ad allietare la folla rimasta tra le mura del Palamaggiò ad aspettare che la conferenza stampa e quindi l’incontro della società, staff tecnico e giocatori, con i media per la presentazione ufficiale, sono arrivate casse, mixer e tanta buona musica. Un qualcosa di nuovo di scoppiettante, cosi come scoppiettante è stata l’altra novità della serata ovvero la presentazione uno per volta di tutti i protagonisti della nuova stagione. Ovviamente in testa Lello Iavazzi che ha entusiasmato la folla prima di passare il testimone ai vari Roberts, Hannah, Moore, Brooks, Vitali, Tommasini, Michelori ed infine il capitano bianconero Marco Mordente. Dopo i giocatori è stato il tempo dello staff tecnico e poi della festa tra abbracci foto ed autografi tra pizza e pasta offerta ai più di mille presenti a Pezza delle Noci. Ma prima di tutto questo, come anticipato, c’è stata la conferenza ufficiale, c’è stato l’incontro con la stampa dove la società ha preso la parola nelle sue posizioni più importanti: il presidente Iavazzi, il general manager Atripaldi e l’uomo che da solo ha voluto affiancare Iavazzi nella sua corsa solitaria, Claudio Barbagallo. «Dall’ultima volta che ci siamo ritrovati noi seduti dietro una scrivania e voi dall’altra parte era circa un mese fa – ha esordito lo stesso Iavazzi -. Ed oggi più di allora, periodo in cui già delle decisioni importanti erano state prese, sono contento della decisione che ho preso e dei passi che insieme abbiamo fatto. Mai avrei pensato di ritrovarmi in questa situazione tre mesi fa quando ho deciso di intraprendere da solo con Barbagallo questa avventura e forse nemmeno immediatamente dopo la scelta di Atripaldi che è stata la mia prima da presidente assoluto. E invece ci ritroviamo qui a presentare una squadra ed un progetto che è e sta andando oltre le aspettative e di questo devo ringraziare chi mi è stato accanto in questo progetto che sta facendo passi in avanti davvero impressionanti. Ovviamente dal punto di vista cestistico – ha concluso Iavazzi – aspettiamo di essere giudicati sul campo, ma al momento sono entusiasta di quanto abbiamo fatto e della volontà di ognuno di loro di venire a Caserta e farlo con la massima sicurezza possibile». Non è andato molto lontano da quanto detto dal numero uno bianconero, Claudio Barbagallo, che ha cosi commentato: «Il riscontro dei tanti tifosi accorsi qui questo pomeriggio è la migliore dimostrazione di ringraziamento che la gente ed il pubblico potesse darci per il lavoro fatto in tutti questi primi mesi; ovvio che la speranza ora resta legata al crescente numero di abbonamenti con una campagna partita in sordina, ma che sta prendendo velocità giorno dopo giorno. Un lavoro in cui il nostro obiettivo continua ad essere quello trasformare la Juve da sola compagine sportiva ad una vera e propria azienda. Il nostro ringraziamento, dunque, va alla Pasta Reggia che è stata la prima ad essere al nostro fianco». Dulcis in fundo, ma non per importanza, le parole di Atripaldi a cui sono state girate anche la maggior parte delle domanda: «Senza ipocrisia voglio partire dal dire che quando ho accettato di venire qui e quindi di abbracciare un progetto che era appena nato, Caserta non godeva di un’ottima reputazione a livello economico. Oggi invece posso affermare da questo punto di vista nettamente il contrario e questo grazie soprattutto agli sforzi fatti dal presidente Iavazzi. La stessa reputazione che ci ha un po’ penalizzato in alcune situazioni di mercato, ma che con il passare delle settimane e dei fatti messi in atto da Iavazzi, abbiamo recuperato e stiamo recuperando. Ora l’immagine della Juve è di sicuro più positiva e lo sarà ancora di più se alla fine dell’anno ci aggiungeremo un buon risultato. Il piazzamento? L’ho in mente ma non lo dico; dico solo che quello di Marco Mordente è migliore del mio. Per quanto riguarda la squadra invece – ha chiuso il giemme bianconero – è ovvio che questi ragazzi sono il meglio che potevo prendere sulla base di quanto avevamo a diposizione. Ci sono giocatori che ho voluto fortemente ed altri che forse non pensavo nemmeno di poter prendere, ma che alla fine ci siamo riusciti con sforzi economici importanti, compresi quelli dall’altra parte di Mordente e Michelori che hanno voluto a tutti i costi restare con noi in questa nuova avventura».