Altro giro altra corsa, altro fine settimana in arrivo ed altro giocatore in uscita per la Juve che questa volta deve dire addio a Giuliano Maresca. Ad onor del vero il distacco dal capitano bianconero della scorsa stagione è stato e sarà molto meno traumatico degli altri, ma solo ed esclusivamente per il fatto di essere arrivato in maniera graduale e con quel pathos che solo il mercato può dare. Nessun addio fulmineo e nessun distacco brutale. Alla fine tutti ci hanno provato, tutti hanno provato a ripartire da quelli che erano i punti fermi della passata stagione, ma le leggi del mercato sono più forti e più ciniche di qualsiasi altra cosa. Ad esultare alla fine del tour de force e del braccio di ferro a tre per accaparrarsi i servigi di un giocatore che negli ultimi due anni ha dimostrato di essere una pedina fondamentale nella massima serie del basket tricolore, è stata Barcellona Pozzo di Gotto. Una società ambiziosa e che ha fame di grande basket da troppo tempo e che da troppo tempo non riesce ad alzare le mani al cielo al traguardo seppur con grandi investimenti. Ora però le nuove regole della Legadue hanno cambiato il corso delle cose. Niente soldi per americani da nomi altisonanti, ma giocatori italiani che possano fare la differenza al piano di sotto. Ecco arrivare Fantoni e quindi Maresca che al suo fianco ritroverà Andre Collins con il quale ha diviso il reparto degli esterni due anni or sono nella prima delle ultime due stagioni che definire difficili all’ombra della Reggia è un vero e proprio eufemismo. Un tour de force che né la Juve nè Napoli hanno potuto sostenere lasciando, quindi, ai siciliani la vittoria di tappa, quella dedicata all’acquisto di Giuliano Maresca. Altra formazione che sta provando ad emulare in tutti i modi il team che sarà guidato da Perdichizzi in panchina nella prossima Legadue Gold, è la Vanoli Cremona. Nella fattispecie, questa volta, è Gigio Gresta a voler fare la festa a coach Molin provando a portargli via un altro giocatore che nella scorsa stagione è stato di fondamentale importanza per Sacripanti e per la Juve: Andrea Michelori. Come anticipato nei giorni scorsi, il nome del lungo milanese era stato per troppo tempo celato in un silenzio che all’apparenza sembrava essere positivo e legato alla considerazione che l’ex Siena potesse essere uno dei nuovi pilastri della Juve e giocarsi con Marco Mordente il ruolo di prossimo capitano bianconero, ed invece. Ed invece, ecco arrivare le prime onde, ecco arrivare le prime voci e le prime richieste e contatti che hanno fatto vacillare tutte le certezze iniziali. Ad onor del vero la Vanoli Cremona, più che presentarsi in punta di piedi si è addirittura catapultata non appena ha avuto il minimo sentore di possibilità di avvicinamento allo stesso Michelori. Sul piatto delle trattative, un contratto di due anni che allungherebbe, quindi, la sua permanenza nel massimo campionato italiano, anche la possibilità di avvicinarsi verso casa. Un lato non certo trascurabile e che potrebbe, dunque, fare la differenza all’interno delle varie trattative. Vicinanza o lontananza da casa o da vecchie esperienze, invece, non sembrano essere un problema o un punto di valutazione di grane importanza per la questione, invece, legata a Michele Vitali. Il fratello minore di Luca neo acquisto della Reyer Venezia, deve solo decidere quale tra quelle presentatesi alla sua porta sia la soluzione migliore per le proprie velleità per la prossima stagione. Una scelta non certo facile, dal momento che tutte e tre le formazioni, Caserta, Pesaro e Montegranaro, avrebbero la possibilità di mettergli a disposizione un minutaggio ed un’opportunità nella massima serie dopo le piccolissime toccate e fuga con la maglia della Virtus e le categorie inferiori degli anni scorsi. La Juve potrebbe addirittura offrirgli il ruolo di primo cambio direttamente alle spalle di Chris Roberts prendendo, magari, il posto lasciato vacante da Giuliano Maresca che è ormai un giocatore di Barcellona. In questo caso il braccio di ferro principale dovrebbe essere quello tra la Juve e la Scavolini con Charlie Recalcati e Montegranaro pronte a giocare il ruolo di outsider e di terzo incomodo che in tanti casi è sempre quello ad avere la meglio. Il tutto dovrebbe avere una spinta definitiva verso la risoluzione in questo fine settimana, in modo tale che da lunedì prossimo, giorno di rientro dagli States di Atripaldi, il tutto potrà essere apparecchiato per un accordo definitivo o di un cambio repentino di rotta sul mercato per una nuova pedina sullo scacchiere. Scacchiere che al ritorno dello stesso Atripaldi potrebbe addirittura avere una pedina in più e a stelle e strisce. Dopo essere stato ammaliato dalle triple e dai polpastrelli dolci e delicati di Roberts nato e cresciuto in una terra di pianisti, le voci di radio mercato parlano di un altro giocatore ‘Usa’ che avrebbe attirato l’attenzione dell’ex dirigente biellese: Jajuan Johnson. Lungo cresciuto cestisticamente all’Università di Purdue e che si è dichiarato eleggibile per il Draft dello scorso 2011 venendo scelto alla numero 27 dai Nets anche se non ha certo avuto fortuna nemmeno quando è passato ai Celtics prima ancora di finire in D-League con la maglia di Fort Wayne (la sua miglior stagione chiusa con 13 punti abbondanti di media, 8,9 rimbalzi ed il 40% dal campo), Idaho (la stessa di Roberts ndr) e Canton Charge.