Le rivelazioni di Nunzio Di Somma hanno il pregio di identificare i tratti somatici di quello che sarà il futuro Gladiator. Nell’intervista pubblicata ieri dal nostro portale (leggi: https://www.sportcasertano.it/18-07-2013/gladiator/72738/gladiator-nunzio-di-somma-conferma-manca-solo-lufficialita-ricciardi-al-mio-fianco/), l’allenatore stabiese ha passato in rassegna tutti i temi che riguardano da vicino l’attualità della creatura calcistica della città del Foro, svelando in maniera alquanto esplicita prospettive ed anche preoccupazioni. La salvezza sarà l’obiettivo degli Audaci che, partendo da un budget risicato, avranno il compito di garantire la permanenza in Serie D con il massimo coinvolgimento possibile. Proprio su questo punto, il tecnico di Castellammare di Stabia si è soffermato ripetutamente, affermando che chi verrà integrato nell’organico dovrà sudare le cosiddette “sette camicie” sia in allenamento che in partita. Come riferito, il direttore sportivo Guglielmo Ricciardi sta puntando, nelle proposte ai calciatori, molto sul piano emotivo, in quanto la dirigenza ha richiesto atleti che diano il massimo per la maglia. Agli eccessi del biennio Luce, quando i soldi sono stati sperperati senza rigore di logica, si sostituiranno l’oculatezza in ogni scelta dei vari attori della nuova società. L’organizzazione, l’intelligenza, la competenza e la professionalità costituiranno i valori di privilegio che animeranno il nuovo disegno Gladiator. Una concezione di calcio che deve resettare il passato recente ed ovviamente entrare in sintonia con l’ambiente, la cui collaborazione è fondamentale per la sopravvivenza del glorioso marchio calcistico sammaritano.
Rebus organigramma societario. Nei prossimi giorni dovrebbero essere rese note le basi su cui si poggerà questo progetto abbastanza moderno: in primis verrà ufficializzato l’organigramma societario, guidato molto probabilmente dal presidente Maurizio Gaudiano e dal vicepresidente Simmaco Sepolvere. Non v’è nessun dubbio sull’ingresso in società del segretario Massimo Savoia che affiancherà il responsabile dell’ufficio segreteria Alfonso D’Amore ed il cassiere Amedeo Liccardo. A riguardo, si moltiplicano i dubbi dei fedelissimi sammaritani i quali si pongono più di qualche quesito sul perché i nuovi vertici dirigenziali non siano usciti allo scoperto, a varie settimane ormai dalle dimissioni dell’ex presidente Alfonso Salzillo.
Mercato in entrata. In attesa di ciò, si iniziano a fare finalmente i primi nomi sui calciatori che potrebbero rientrare nell’organico sammaritano. Oltre alle possibili conferme di Alessio Bonavolontà, Pasquale Borrelli, Francesco Franchini, Antonio De Rosa ed ai contatti avuti con gli ex Isola Liri Stefano Costantino ed Antonio Giglio, spuntano i nomi di due portieri che potrebbero blindare la porta nerazzurra. Castellammare di Stabia è la provenienza non solo di Nunzio Di Somma ma anche di Matteo Apuzzo, atleta classe ’82 che è reduce dalla fallimentare stagione con il Sant’Antonio Abate (retrocesso in Eccellenza in virtù dei play-off persi contro il Nardò, ma messosi in evidenza con un goal segnato dalla sua trequarti contro la Puteolana Internapoli). L’ex estremo difensore di Nocerina, Manfredonia, Avellino e Casertana è stato contattato da Ricciardi ed a breve avrà un incontro. Diversa la situazione di Tommaso Merola, vecchia conoscenza dell’ambiente nerazzurro in quanto lo scorso anno era stato ad un passo con l’approdo a Santa Maria Capua Vetere. Presso altre testate il portiere classe ’86 di Maddaloni ha spalancato le porte verso il matrimonio con il club, ma fino a questo momento non è giunta la tanto attesa chiamata. Potrebbe essere uno dei due a salvaguardare la retroguardia in una stagione che non è ancora iniziata ma già presenta numerose insidie.