Calma apparente in casa Juvecaserta



Marco Atripaldi gm bianconero
Marco Atripaldi gm bianconero

Altro giro altra corsa, altro weekend ad altro fine settimana di bonaccia in terra casertana, dove la Juve si sta guardando intorno e alla finestra della Summer League di Orlando – per poi passare a quella che affaccerà sulla città delle luci e del gioco d’azzardo di Las Vegas – per poi provare a prendere delle decisioni. In terra statunitense a prendere contatti, a valutare ipotesi e giocatori, tra le altre cose, il nuovo general manager bianconero,. Marco Atripaldi, non è da solo considerando che anche il neo allenatore Molin è presente alla kermesse a stelle e strisce e quindi il filo non può che essere ultra diretto per provare a muovere un primo passo sul mercato. Un mercato in cui al momento di scrivere, Caserta sembra essere solo un porto da cui partire e non ancora un porto in cui altri vogliono attraccare la propria nave. Tutto questo non per mancanza di appeal o per non validità del progetto, ma semplicemente perché il momento in questione non è ancora quello propizio per sferrare gli attacchi giusti. Quello delle prime settimane di luglio, infatti, può essere considerato il momento delle grandi, il momento delle formazioni e delle squadre che non hanno come pensiero fisso quello di far incastonare i prossimi beniamini del pubblico non solo dal punto di vista personale e tecnico, ma anche e soprattutto dal punto di vista economico. Un pensiero che attualmente, infatti, occupa la maggior parte dei pensieri non solo del general manager, ma anche del coach mestrino. Ed allora in queste prime due settimana non si può non essere alla finestra e provare a stringere i denti e dal trattenersi quel tanto che basta dal fare scelte frettolose e che poi potrebbero essere rimpiante quando le grandi avranno fatto il loro corso lasciando tra le strade di basket mercato delle occasioni che in precedenza non potevano nemmeno essere prese in considerazione. Ed allora il motto della Juve è quello di aspettare, è quello di navigare in sordina e provare a buttarsi su nomi e giocatori in punta di piedi mettendo sul piatto della bilancia prima di tutto il ruolo di primo piano a Pezza delle Noci e poi quello economico che di sicuro da altra parte potrebbe anche essere superiore. Insomma una classica teoria di mercato che forse in passato veniva utilizzata solo ed esclusivamente con gli americani, ma che da quest’anno potrebbe essere fondamentale anche per quanto riguarda la parte tricolore delle squadre, per il cambio di regole avvenuto nella nuova formula della Legadue. Cambio di rotta che hanno fatto degli italiani, Under22 e non, il punto focale del basket mercato estivo. Un punto focale dal quale tutte le formazioni con un certo tipo di velleità non possono prescindere, visto i soli due visti a disposizione delle squadre per gli extracomunitari e la probabile scelta di tante formazioni di conservarne uno in caso di necessità sia fisiche e di infortuni, che di flop stagionali che possono sempre essere dietro l’angolo. Con un’ipotetica squadra fatta con un Usa ed un europeo, dunque, il settore italiani diventa quello prelibato e da non sbagliare nella maniera più assoluta, anche se questo vuol dire alzare la posta in gioco dal lato economico e puntare a giocatori lo scorso anno al piano di sopra. Quella che si sé creata, quindi,. È una doppia concorrenza. Una squadra media come la Juve, infatti, non solo deve guardarsi dal mercato e dalle manovre delle formazioni delle squadre del proprio campionato, ma anche e forse soprattutto, da quelle che dal basso provano a salire la china e ad assaporare il dolce gusto del Gotha de Basket italiano. Questo è quanto prova  fare, con scarsi risultati, Barcellona Pozzo di Gotto ormai da più di qualche anno. Stagione dopo stagione i siciliani hanno puntato su stranieri e nomi da ‘figurine’ per provare a compiere il salto, ma alla fine è stato tutto inutile. Questa volta la scelta di Perdichizzi, però, è caduta sugli italiani assicurandosi dapprima Fantoni ed ora sembra davvero essere d un passo da Giuliano Maresca. Un esterno che possa essere complementare al playmaker, guardia ed ala piccola, in un campionato come la Gold del prossimo anno, non può non essere un bocconcino prelibato, specialmente se poi si pone sullo stesso piatto anche una durata temporale e contrattuale alla quale davvero non si potrebbe rinunciare. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che la Juve di mollare non ne ha tutta questa voglia, nonostante la doppia corte ed il triangolo formato da Napoli in veste dell’ultimo lato. Non avrebbe voglia Caserta di mollare per non perdere un altro pezzo importante di quella base sulla quale lo stesso Molin ed Atripaldi pensavano di poter contare per la prossima stagione. Base dove attualmente sembrerebbe essere inamovibile solo il nome di Andrea Michelori e dove si sta lavorando giorno e notte per poter inserire anche il nome di Marco Mordente. Quello di domani, invece, sarà il giorno decisivo per il futuro di Stevan Jelovac. Il lungo serbo che sembrava essere destinato altrove specialmente dopo le dichiarazioni del suo procuratore, negli ultimi giorni ha frenato la propria corsa rallentando cosi il suo allontanamento da Caserta. Le offerte e le sirene spagnole sono sempre in pole position cosi come praticamente appaiate sembrano essere quelle di Cantù che potrebbe riformare la coppia del lancio dell’ex Antalya proprio in brianza, ma a differenza di qualche settimana fa, l’ipotesi di un colpo di scena e di un ritorno di fiamma che potrebbe trasformarsi in un nuovo incendio con la maglia di Pezza delle Noci, non sembra essere cosi remota come in passato.




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