La Juve cancella le nubi e va all’attacco



Andrea Michelori in azione (Foto Carozza)
Andrea Michelori in azione (Foto Carozza)

Considerato il clima da temporale della giornata di ieri, non si può certo definire come la quiete prima della tempesta, la calma che si respira a Pezza delle Noci. Di sicuro l’andamento non frenetico della dirigenza bianconera e con il quale la società del presidente Iavazzi si sta avvicinando e sta approcciando il mercato, potrebbe far pensare ad una tempesta di accordi, nuovi arrivi e riconferme di vecchie facce che nello scorso campionato non hanno fatto altro che far brillare gli occhi degli aficionados casertani. Lo stesso brillare di cui è stato parte anche Stefano Gentile che dopo la scelta di esercitare la propria clausola del contratto con Caserta ed uscire dallo stesso e mettersi nel mercato, ha voluto portare ancora una volta al servizio di colui che all’ombra della Reggia gli ha conferito non solo le chiavi della squadra bianconera, ma che gli ha posto su di un piatto d’argento per la qualificazione all’All Star Game con la maglia della Nazionale Italiana e poi quella della selezione sperimentale ai Giochi del Mediterraneo (dove tra le altre cose è stato sfortunato visto l’infortunio che gli ha impedito di scendere in campo quanto contava veramente e dare seguito alle ottime prove nelle amichevoli di avvicinamento alla kermesse turca ndr) a dimostrazione che i numeri, la personalità e gli ulteriori passi avanti fatti dal punto di vista del gioco sia da gestore che da finalizzate prendendosi in tante occasioni la squadra sulle spalle sono state frutto del lavoro anche in palestra di coach Pino Sacripanti che una volta tornato a casa lo ha voluto alla sua corte ancora una volta. Una decisione che ha lasciato qualche piccolo mugugno in città e semplicemente un piccolo dispiacere in seno alla società, che come si suol dire sono stati pronti ad abbracciare il detto popolare “morto un papa se ne fa un altro”. Ed allora cancellato il nome di Gentile dalla casella dei playmaker e dei giocatori da cui ripartire, la Juve ed Atripaldi con la supervisione del presidente Iavazzi, non si sono fasciati la testa con lo stesso Gm partito alla volta degli States per la Summer League con l’idea di aggiungere una pedina sugli esterni. Pedine che da una potrebbero diventare due, considerando che i rumors di basket mercato, parlano sempre più di un forte interessamento, dai piani inferiori del palazzo del campionato italiano, nei confronti di Giuliano Maresca. La sua versatilità, infatti, poteva dare un grande spazio di manovra ad Atripaldi, considerandolo sia come un aiuto in regia, sia una guarda, che all’occorrenza anche ala piccola tattica all’interno di quei quintetti che altrettanto in maniera classica vengono definiti ‘col doppio playmaker’. Un valore che l’esterno romano ha sviluppato negli anni e che a Caserta proprio con Sacripanti negli ultimi anni, ha affermato con campionati di alto livello e di sostanza non solo offensiva – anche se nell’ultima stagione ha faticato un po’ al tiro – ma anche difensiva ringhiando il più delle volte, sulle caviglie dell’esterno più pericoloso avversario. Napoli e Barcellona Pozzo di Gotto si contendono, al momento, il ruolo di ‘number one contender’ della Juve, considerando che il club casertano ha con il giocatore ancora un piccolo legame contrattuale. Sirene che giorno dopo giorno, diventano sempre più forti e che potrebbero far vacillare la sicurezza con la quale lo stesso Maresca si sentiva all’ombra della Reggia anche in questa stagione al termine dell’ultima e del miracolo sportivo compiuto con una squadra praticamente ‘azzurra’ e con l’ausilio di Jonusas, Mavraides e Jelovac. Anche il lungo serbo ha con la Juve un legame contrattuale, cosi come delle offerte che sono state presentate alla sua porta. Il mittente è iberico ed al quale, al momento, non è stato rispedito ancora nulla, vista la voglia di Molin e della Juve di provare a tenere l’ex Antalya anche la prossima stagione. Chi sembra, invece, avviato verso la sicura riconferma è Andrea Michelori. Il buon rapporto con Atripaldi che ai tempi di Biella ha praticamente lanciato il suo nome all’interno del Gotha del Basket tricolore, ha sicuramente avuto un ruolo importante. L’ex Milano e Bologna, ha un contratto che potrebbe essere addirittura allungato per spalmare il monte salario e renderlo meno gravoso sulle casse e nei bilanci della Juve, seppur con qualche piccolo aggiustamento. Un prolungamento, inoltre, che ne potrebbe fare il prossimo paladino bianconero e uomo immagine della formazione di Pezza delle Noci, specialmente se il nome dell’ex capitano Giuliano Maresca dovrebbe comparire nella lista di giocatori di un’altra squadra. Dei passi in avanti, giorno dopo giorno, inoltre, bvengono fatti anche per quanto riguarda la questione legata al nome di Marco Mordente. L’esterno leader della scorsa stagione all’interno dello spogliatoio, ha mostrato in più di un’occasione durante la stessa off season e durante lo stesso periodo in cui Iavazzi stava per mettere a punto la strategia di prendere quasi interamente in mano le redini della Juve, che non ha potuto lasciare insensibile la dirigenza casertana che a sua volta ha mostrato altrettanto elevato interesse per il teramano. Il tavolo delle trattative, dunque, è stato imbandito nel corso delle settimane scorse ed è in attesa di scoprire cosa di quanto apportato sullo stesso da una parte e dall’altra verrà eliminato o mitigato in modo tale da poter restare tranquillamente seduti alla stessa mensa per ancora una stagione. Poco più avanti, un altro tavolo è stato apparecchiato ed è quello che porta il nome di Linton Johnson. Al momento sullo stesso tavolo c’è solo la volontà della Juve di farne una sorta di totem non solo nella prossima stagione, ma anche per il futuro prossimo della città e della società, considerando anche la sua situazione personale e familiare. Manca ancora la portata principale – l’offerta economica – per decidere se il lungo a stelle e strisce, ma che è in procinto di divenire italiano per matrimonio stile Travis Diener, deciderà di accettare ed abbracciare la Juve dopo essere stato messo da parte da Avellino.




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