La Virtus Carano e Massimo Savoia si separano dopo un biennio segnato da tante emozioni. Il noto segretario casertano ha rassegnato le proprie dimissioni nei giorni scorsi, spinto a chiudere il rapporto con il club aurunco per sopravvenuti problemi personali. Dopo ventiquattro mesi molto intensi, in cui egli ha contribuito alla crescita del sodalizio aurunco nella sua prima esperienza in Eccellenza in cinquant’anni di storia, è arrivato il momento di firmare la conclusione di un rapporto di lavoro. Esperto della burocrazia calcistica, l’ex responsabile dell’ufficio segreteria della Casertana e del Capua ha dimostrato anche presso la piazza aurunca di essere dotato di quella professionalità, competenza e passione per le pratiche cartacee, requisiti che ne hanno contraddistinto anche l’avventura nella cittadina situata ai piedi del Monte Massico. I due presidenti che hanno avuto l’onore di usufruire dei suoi servigi, Emilio Di Tommaso ed Achille Sauchella, hanno tentato e tutt’ora stanno cercando di convincere Savoia, uno dei migliori segretari del panorama calcistico campano, a tornare sui suoi passi, ma al momento la sua decisione di lasciare l’incarico affidatogli due anni fa sembra irrevocabile. Nonostante preferisca far parlare di sé per i risultati ottenuti, Massimo Savoia intende salutare quanti lo hanno accompagnato nella splendida avventura caranese: “ Per motivi personali sono costretto ad abbandonare l’incarico affidatomi due anni fa. Mi piange il cuore al sol pensare che l’esperienza a Carano sia giunta al termine, ma purtroppo ci sono create delle problematiche mie personali che non mi permettono di proseguire l’opera con la stessa passione ed abdicazione con cui l’ho svolta fino a questo momento. Non sarà semplice dimenticare due anni contraddistinti dalle tante gioie e da qualche dolore. Abbiamo lottato per la promozione in Serie D e solo per un soffio il salto di categoria ci è scappato in entrambe le stagioni. Malgrado abiti a Caserta, mi sento un caranese adottivo per il grande affetto che la piazza aurunca mi ha saputo trasmettere sin dal mio avvento nel settembre 2011. Impossibile dimenticare le emozioni del raggiungimento della fase post-season dello scorso anno contro l’Atletico Nola, della finale play-off a S. Maria Capua Vetere contro il Gladiator e della risalita che in questa stagione ci stava portando a scalare la classifica, fino al brusco stop finale. Ringrazio tutti coloro che ho conosciuto in questa fantastica esperienza e spero che il miracolo, di cui mi considero l’autore nella burrascosa estate 2012 quando salvai la Virtus Carano dal sicuro fallimento, possa garantire una vita duratura alla creatura aurunca che rimarrà per sempre nel mio cuore”.