Caserta, si sa, è una piazza che non si può rifiutare. Due stagioni fa il suo nome era il più gettonato tra il popolo rossoblù. Antonio Giulio Picci e la Casertana hanno un conto in sospeso. Nell’era Verazzo fu molto forte l’interessamento della società per l’attaccante barese. Poi non se ne fece nulla e finì al Martina. Diciannove gol e promozione in Seconda Divisione. Il triplo salto in serie B con il Brescia poteva forse riservargli maggiori soddisfazioni (ventuno presenze e due gol), ma a ventotto anni da compiere il prossimo 19 agosto, Picci ha voglia di rimettersi in gioco. Ha voglia di tornare a segnare, di leggere il suo nome in cima alle classifiche marcatori, infiammare le tifoserie ed esultare con i tifosi. In questi giorni si sta godendo il sole della Puglia, poi dalla prossima settimana valuterà attentamente le proposte che gli stanno arrivando. Qualcuno ha sussurrato anche il nome Caserta e lui si è immediatamente acceso d’entusiasmo: “Non è il primo anno che il mio nome viene accostato alla Casertana e ovviamente essere stimato e tenuto in considerazione da una piazza del genere è motivo di grande orgoglio. Sto leggendo che è in corsa per un posto in Seconda Divisione attraverso il ripescaggio. Due anni fa ho avuto modo di toccare con mano il calore della gente e le mie parole saranno scontate, ma con la serie D questo club non ha niente a che fare. In B ci sono stadi semi vuoti, non arrivano a 6000 spettatori. Caserta alle soglie della cadetteria farebbe ventimila ogni domenica. Spero che venga ripescata perchè avrebbe l’occasione di aprire un nuovo ciclo. Questo è il momento ideale per costruire il calcio di domani. Se investono su gente d’esperienza riusciranno a rientrare nella riforma facendo parte di quella Lega Pro unica che è tanto ambita dai presidenti. E una città come Caserta, con tifosi così caldi e passionali potrebbero sognare qualcosa che manca da oltre vent’anni. Se mi piacerebbe come destinazione? Sarebbe una sfida entusiasmante, molto stimolante. Giocare davanti a tante persone mi stimola tantissimo”. In panchina troverebbe quel Capuano che è sempre stato un tecnico a lui molto gradito: “Al di là degli eccessi – continua Picci – ho una stima smisurata per lui. Lo conosco bene: bravissimo a leggere le partite ed è un ottimo motivatore. Preferisco lui a chi non riesce a caricarti e darti la spinta necessaria in campo. La Casertana in Lega Pro sarebbe un’opportunità di rilancio per tutti”.