Sergio esalta l’impresa del San Marco: “Più facile con un gruppo così unito”



Mister Saverio Sergio del San marco Evangelista
Mister Saverio Sergio del San marco Evangelista

E’ lui l’uomo del momento: il tecnico Saverio Sergio  ha regalato un sogno atteso da sempre. Il San Marco Evangelista parteciperà per la prima volta nel corso della sua storia al campionato di promozione, torneo bello ed avvincente. Da brividi l’entusiasmo e partecipazione della gente durante le gare interne. Si affronteranno piazze blasonate dal fascino intatto. Da pelle d’oca l prossimo derby casertano con l’Asd Ortese impensabile fino a pochi mesi fa. La società si è tuffata a capofitto sin da subito per cominciare a preparare sin da subito la prossima stagione. Mister Sergio è portato in trionfo dai suoi calciatori al termine dell’incontro col Real Poggiomarino : “I ragazzi si sono applicati disputando un  grande campionato. Abbiamo trovato una grande squadra. Stavamo con gli uomini contati e quindi ad arrivare in questo periodo della stagione  con dieci-undici  giocatori è difficile per poter disputare grandi partite. Oggi abbiamo coronato un sogno: i dirigenti ci tenevano ad andare in categoria superiore. Questa piazza per la prima  volta partecipa alla promozione. Fino ad adesso in prima e seconda categoria. Ora vediamo il destino cosa ci riserverà. Tanti sacrifici ripagati con le due finali.La società non era mai approdata in questa categoria. Ho gestito un gruppo di ragazzi fantastici. Abbiamo tutti provato una sensazione meravigliosa. Un intero paese in festa come quando arriva il patrono della città. Sono sensazioni  meravigliose che ti restano impresse . Siamo arrivati a queste ultime due partite con uomini malconci. Abbiamo sofferto lottando alla grandissima. Rispetto ai nostri avversari noi avevamo voglia e tenacia. Questo ci ha portato a fare risultato. D’accordo con le parole del presidente Desiato: fondamentale per una squadra avere un settore giovanile all’altezza. La scuola calcio della Boys è consolidata nel tempo. Ci sono scuole calcio improvvisate con persone che si reputano allenatori e si siedono in panchina.. Il calcio a Maddaloni Non abbiamo un campo dove giocare. Bisogna partire da lontano. Io amo molto il mio paese e ci tengo tantissimo per i colori sociali. Penso alla storia calcistica della Maddalonese: per il calcio a Maddaloni mi farei uccidere”.

Mario Fantaccione




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