E' corsa a due per la panchina della Juve e le voci parlano di sirene balcaniche. Atripaldi sta vagliando le varie piste, ma, dopo aver visto il grande ex Sandro Dell'Agnello che dovrebbe accasarsi fra qualche settimana a Pesaro, e il raffreddamento delle piste Pancotto (burocrazia e complicanze legate al suo rapporto con la Sidigas), Caja, che non è certo tra i preferiti per riscaldare l'ambiente e Calvani, che dovrebbe restare alla Virtus Roma, le opzioni sembrano portare ad un nome straniero per la Juvecaserta. E le scelte non sono neanche tanto malvagie dal punto di vista tecnico: una pallacanestro molto offensiva e fatta di tagli come piacerebbe di sicuro a Sasha Djordjevic, oppure una squadra di grande impatto fisico, brava ad aggredire con difese particolari e abile a trovare geometrie in attacco, come si potrebbe vedere nel gioco di Zare Markovski. L'ex giocatore e allenatore dell'Olimpia Milano, poi in Italia anche sulla panchina della Benetton Treviso, di sicuro è la prima opzione, sembra essere gradita alla società e potrebbe essere una figura carismatica ed eclettica di quelle che caricano l'ambiente e regalano tanto spettacolo, fattore importante per poter accendere il Palamaggiò. Di sicuro con il serbo bisognerebbe ristrutturare il dinamismo del gioco, magari inserendo qualche giocatore con maggiore esplosività in chiave di atletismo e qualche tiratore “alla Mordente” per intenderci che può uscire dai blocchi e farsi trovare pronto ad aggiustare i piedi e sparare colpi. Con il tecnico macedone in uscita da Pesaro, invece, si avrebbe una qual certa continuità con quella pallacanestro fatta di agonismo, tattica e tecnica che abbiamo visto nell'ultimo anno con Sacripanti. Una squadra che deve partire dalla difesa e che poi potrebbe trovare le sue dimensioni in attacco. E' una soluzione che garantirebbe forse una maggiore sicurezza data la grande esperienza del coach ex Virtus Bologna e non solo, che dovunque ha portato la sua filosofia ha sempre raccolto ottimi frutti. La corsa sembra tra questi due, ma i giorni passano e le soluzioni che i tifosi invocano sembrano non arrivare per il momento. Di sicuro, però, l'aver ridotto il lotto a pochi nomi, con ipotesi Molin e Pancotto come altri papabili ma davvero con pochissime chances, è un primo passo importante per Iavazzi, Barbagallo, Atripaldi e soci, per poter mettere la prima pietra angolare della squadra e oltre a questa iniziare a gestire le questioni rinnovi di chi vorrà proseguire la sua avventura in bianconero, la massimizzazione di chi come Gentile si allontanerà da questi lidi, nonchè l'acquisto dei nuovi tasselli che dovranno difendere i colori bianconeri nella prossima stagione, sperando che un nuovo sole possa sorgere all'orizzonte.