Si è chiuso con un’altra fumata bianca la giornata di ieri per la dirigenza bianconera in attesa di mettere le mani sul nuovo allenatore dopo l’addio e la separazione con Pino Sacripanti. Una fumata bianca, arrivata dopo i tanti contatti, dopo i tanti fascicoli a diposizione, anche se poi alla fine il tutto dovrebbe restare circoscritto al manipolo di nomi che ancora circolano tra i corridoi di Pezza delle Noci. Dopo i tanti petali che sono stati tirati via dalla bianca margherita casertana, il tutto dovrebbe essere ristretto ad un paio di allenatori che dovranno contendersi il tutto da qui a qualche giorno. Ovviamente il gradino più alto del podio in questo momento sembra essere una cosa a due tra Cesare Pancotto e Sasha Djordjevic. Il primo è ormai in uscita da Avellino dove aspettano solo di sapere la risposta sulla possibilità di pagargli il buy out di un contratto che lo stesso timoniere aveva firmato quando ha preso possesso della nave irpina che navigava in acque più che tempestose conducendola all’attracco sicuro nel porto della salvezza della LegaA sfiorando anche per un attimo il miracolo di inserirsi nella rotta del novero delle formazioni che si avvicinavano agli otto posti riservati al molo dei playoff. Una decisione che dovrebbe riguardare il pagamento da parte dalla formazione Avellino di almeno la metà di quando era stato pattuito per poi puntare dritti su di un contratto pluriennale con Frank Vitucci che ad Avellino ci tornerebbe con l’esperienza di una regular season dominata ed una semifinale persa solo all’ultimo atto contro i poi campioni d’Italia. Un accordo di massima che unite alle velleità di tenere Lakovic e puntare in grande nella prossima stagione con lo stesso Vitucci che potrebbe convincere Ebi Ere a tornare in Campania e vestire la maglia di Avellino dopo aver indossato per due anni quella bianconera della Juve, hanno messo alla porta l’ex allenatore anche di Barcellona Pozzo di Gotto. Porta alla quale la Juve parrebbe essersi presentata con in mano almeno la restante parte del contratto che avrebbe dovuto prendere nella scorsa stagione. Un’idea che potrebbe essere presa in considerazione da parte dello stesso allenatore, anche se il ritardo con il quale si sta convivendo in questo periodo, nonostante lo stesso Atripaldi sta operando a pieno regime solamente da giovedì scorso, fa presagire che qualche elemento raccontato e messo in piazza dai rumors di basket mercato, potrebbe essere saltato o comunque non sufficiente a rendere appetibile l’offerta. Il rovescio della medaglia di questo gradino più alto del podio, poi, è quello che porta il nome di un grande della pallacanestro giocata a livello internazionale e che in Italia si è fatto le ossa da allenatore vestendo i colori ed il completo classico prima di Milano e poi di Treviso. Ovvio che il nome in questione è quello di Djordjevic che dopo qualche anno di lontananza vorrebbe tornare nel campionato Italiano e vorrebbe, evidentemente, farlo dalla porta principale. E quale piazza migliore di Caserta potrebbe essere il viatico ricercato per tornare nel giro e con tutti gli onori del caso, dal momento che come è stato detto in conferenza stampa, l’idea comune di Atripaldi e Iavazzi è quello di portare la Juve ad un livello sempre migliore, anche se un passo alla volta. Bisogna solo capire se l’ex anche di Real Madrid e Barcellona, da giocatore, la piazza di Pezza delle Noci sarebbe quella prima scelta assoluta, che a partire dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo giemme, sarà il liet motive di tutto il mercato casertano. Un liet motive accettato e sposato pienamente dal dirigente ex Angelico Biella e che verrà chiesto e messo sul piatto della bilancia di tutti coloro che d’ora in poi verranno contattati per un possibile accodo per la prossima stagione o anche quella seguente. L’arrivo di Djordjevic darebbe una ventata d’aria di novità dal punto di vista del coaching staff, considerando che un coach straniero e quindi anche con un’idea di pallacanestro diversa, mancava nella storia recente della Juve. Un arrivo che stando sempre ai rumors – ma anche nel caso in cui il prescelto non fosse l’ex Milano – porterebbe a scegliere immediatamente dopo anche colui che lo dovrà affiancare nella propria avventura all’ombra della Reggia. Già perché i rumors proveniente da Cantù e che vorrebbero Max Oldoini tornare a fare coppia con Pino Sacripanti riproponendo in brianza lo staff tecnico che tanto ha fatto bene a Caserta, si fanno sempre più insistenti. Un doppio lavoro per Atripaldi che quindi si ritroverà ad affrontare un doppio colpo che porterebbe dentro ulteriori nomi da valutare anche se questa volta direttamente con l’head coach (parrebbe, per ora, essere stata accantonata l’idea di Luise come secondo ndr). Di rincorsa continuano a restare in lizza il nome dello stesso Gentile, l’ultimo arrivato nella lizza e quindi Griccioli (il quale pareva essere destinato a raccogliere l’eredità di Banchi dopo un solo anno da capo allenatore a Siena, visto che era destinato a Milano, ma la cui trattativa sembra essersi inspiegabilmente arenata ndr) o quanto meno di Attilio Caja che potrebbe essere un’ultima spiaggia per il club del patron Iavazzi. Un valzer, insomma, che non ne vuole sapere di suonare le sue ultime note. Il tutto però dovrò essere fatto entro questa settimana, visto che i tempi per la costruzione della squadra iniziano a stringersi e sul cammino del solito raduno di agosto mancherebbe poco più di un mese. Un mese nel quale non solo si dovrà guardare alle facce nuove e quindi ai nuovi protagonisti (nelle ultime ore è già saltato fuori il nome di Linton Johnson che come Pancotto sembra essere stato messo alla porta da Avellino e la cui situazione personale potrebbe portarlo proprio all’ombra della Reggia, visto che a Caserta ha trovato l’amore della vita ndr), ma anche a chi ha già dato dimostrazione di essere importante per questa squadra e legato alla città. Le pressioni su Stefano Gentile, infatti, specialmente da club di prima fascia, continuano ad aumentare. Il playmaker anche della nazionale, però, sarebbe il pupillo di Atripaldi che vorrebbe costruire la nuova Juve proprio partendo da lui. Al suo fianco ci sarebbero Maresca, Michelori e Jelovac tutti con un legame contrattuale che comunque dovrà essere rivalutato.