Macalli sicuro: “Ci saranno diversi ripescaggi in Lega Pro”



Mario Macalli
Mario Macalli

La lunga giornata nella sede fiorentina della Lega Pro non ha sfiancato Mario Macalli. L’energico presidente, dopo una mattinata e un pomeriggio passati a dialogare con i “suoi” 69 club, ha ancora le forze per concedere un’intervista in esclusiva al portale  TuttoLegaPro.com.

Presidente, com’è andata?



“Innanzitutto vorrei chiarire che non ci sono accordi né in Prima né in Seconda Divisione, poiché nessuno è legittimato a farlo. Noi abbiamo esposto diverse teorie che il Consiglio di Lega ha sviluppato. Non sono esaustive per nessuno, io non ho personalmente ricette di nessun genere. Mi pare di capire che al di là delle varie teorie che sono state illustrate da chi è intervenuto, arriveremo a stabilire tranquillamente quella che è la valorizzazione dei nostri giovani. Sicuramente andremo avanti su questa strada, non c’è il minimo dubbio. Si tratta di capire cosa fare con le risorse che abbiamo, sperando di averne di più. Io comunque ho avuto impressioni positive, non c’è nessun tipo di problema”.

In Prima Divisione ci saranno contributi in base ai bacini d’utenza?

“Noi oggi diamo il 5% in base ai bacini d’utenza e il 5% in base alla classifica. Si tratta di vedere se incrementare o meno queste percentuali. E’ nella logica che il prossimo anno ci siano delle differenze tra le due Divisioni. In Prima la mancanza di retrocessioni non dovrà portare a un campionato senza senso, mentre in Seconda è tutto l’esatto contrario. In quest’ultimo caso si tratterà anche di capire come aiutare sin da ora i team che dovranno abbandonare il mondo professionistico con meno traumi possibili”.

Quindi ancora spazio ai giovani?

“La nostra politica è quella di andare ad incrementare sempre di più l’impiego dei giovani calciatori italiani, non di abbandonarli. Poi ogni società è gestita dai suoi amministratori. Se poi stanno lì a leccarsi le ferite perché hanno bisogno di soldi, non capisco dove sia il problema nel giocare con un’età media in campo. E’ un controsenso, mi pare una cosa assurda. Se avete tanti soldi fate come volete, ma non venite poi a cercarli a noi. La verità è che i soldi non li hanno e vorrebbero prenderli facendo quello che vogliono. Si seguono le regole da noi. Che poi venga qualcuno a insegnarci come comportarsi perché magari è retrocesso da poco dalla Serie B, anche questa è un’anomalia. Sono per il diritto di parola, però a volte è meglio star zitti”.

Cosa è successo tra Lotito (Salernitana) e Citarella (Nocerina)?

“Assolutamente nulla. Una semplice discussione nata da idee diverse. Sarebbe bello se fosse sempre così, se le cose si risolvessero confrontandosi. Lotito ha parlato per mezz’ora? Lo conosciamo, è il suo modo energico di esprimersi. Ripeto, nessun problema”.

Quante delle 69 squadre aventi diritto si iscriveranno al campionato?

“Speriamo 69 ma non ci credo. Basta leggere i giornali per capire che ci saranno ripescaggi”.


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