Saluti da Mersin! Finalmente siamo arrivati a destinazione. Dire che è stata una giornata lunga è dir poco. La sveglia è suonata alle 6 per preparare le borse e cominciare con le terapie. Colazione e subito in viaggio verso la nuova meta del nostro viaggio. In aeroporto abbiamo fatto due volte i controlli dei bagagli e metal detector, a quanto pare sono un po’ più scrupolosi che in Italia in queste situazioni. Il nostro volo per Adana è atterrato in orario; al nostro arrivo c’erano giornalisti e fotografi ad attenderci (il basket è lo sport nazionale in Turchia) e la cosa ci ha fatto, comunque, molto piacere. Qualche intervista, foto e siamo ripartiti per Mersin, la tappa più importante di questo viaggio. Come al solito Vale Mazzola e Amici hanno dato il là al coro che ci accompagna ormai in ogni viaggio: Me so’ ‘mbriacato – canzone di Mannarino che abbiamo imparato tutti a memoria visto che era l’unico CD funzionante nel pullman che ci portava agli allenamenti a Folgaria. Dal titolo può sembrare un po’ strana ma si tratta di una canzone d’amore, quindi ascoltatela tutti. Arrivati a Mersin siamo andati subito a pranzo. Il primo pensiero di un atleta, quando è in trasferta soprattutto per cosi tanto tempo, sono i letti e il cibo. Fortunatamente ci siamo trovati bene con tutto visto che anche il Villaggio olimpico è completamente nuovo. Un breve riposo e allenamento; il palazzetto è appena terminato, c’è ancora odore di vernice fresca, ha 6/7000 posti a sedere e immagino lo spettacolo di giocarci in finale (fatti i dovuti scongiuri) quando sicuramente sarà pieno. Dopo cena siamo ripartiti con le terapie, ormai io e Pachi siamo compagni di stanza e sto imparando anche il mestiere tanto il tempo che ci passo insieme. Ora me ne vado a letto che sono cotto, notte a tutti.
Stefano Gentile