Dopo il week end si ritorna a lavorare nell’ottica di salvare il calcio a Santa Maria Capua Vetere, il Gladiator aspetta ancora un acquirente e al momento sono sempre due le piste da percorrere. Una è quella di Alberto Mai, che per primo ha dimostrato di essere interessato ad un eventuale acquisizione del titolo sportivo e per il rilancio del club, la cui situazione sta tenendo in ansia i tifosi. Ma c’è anche la seconda via, quella che porterebbe ad Alfonso Mazzamauro. L‘imprenditore di San Giorgio a Cremano, è a capo di un gruppo che si occupa di logistica e di spedizioni internazionali, tra le altre cose è stato al timone di Atletico Nola ed Atletico Vesuvio. “Premetto che amo moltissimo l’hinterland casertano – spiega Mazzamauro – e mentre c’è chi va in vacanza alle Maldive io preferisco la mia Baia Domitia, dal 1975, anno in cui è nata la mia azienda. Detto questo non potevo non essere interessato al Gladiator. C’è stato un incontro con Salzillo nei miei uffici e c’è la mia disponibilità ad intraprendere questa avventura, sempre che la città ed i tifosi mi vogliano. Le cose di fanno in due. Dico subito che sarà difficile fare nell’immediato meglio di Lazzaro Luce, ma credo che con lavoro e progettualità si potrebbero raggiungere dei traguardi importanti in 3 anni. La città, però, deve essere protagonista della pianificazione, perché io sarei un ospite e voglio sempre che un progetto abbia la capacità di svilupparsi nel tempo con il lavoro di gruppo. E’ importante anche il rapporto con i tifosi, che non devono essere relegati al ruolo di semplici spettatori, ma devono essere parte del progetto. Mi piacerebbe incontrarli”. Non promettiamo quello che non possiamo mantenere e parlo al plurale perché non sarei solo in questa avventura. Da fiduciario del ministero delle finanze e consulente doganale sono abituato a progettare il lavoro. L’idea – prosegue Mazzamauro – è quella di realizzare un settore giovanile di primo livello per poi assicurare linfa alla prima squadra, ma soprattutto per dare opportunità di realizzazione ai giovani, senza lucrare sul talento dei giovani, ma investendo i proventi nella prima squadra. Se in questa avventura – precisa l’imprenditore – vuole affiancarmi qualche imprenditore o professionista locale, io mi siedo per trovare una soluzione che faccia bene alla squadra della città, anche perché non sono un ‘pallonaro’, ma uno che vuole fare calcio per raggiungere degli obiettivi che non sono economici”. Il presidente dell’Atletico Vesuvio, poi fa una richiesta precisa, ma allo stesso tempo bizzarra: “Vorrei che non mi venga fatta tanta pubblicità, perché è tutto in alto mare e non voglio passare per il pifferaio magico, anzi io sono l’opposto di questa figura”. Ma almeno sull’allenatore che porterebbe al Gladiator si sbilancia: “Porterei Massimo Agovino che stimo tantissimo, al massimo un sammaritano d’adozione come Marco Mazziotti, competente e che conosce la piazza”. Mazzamauro si è preso qualche giorno per decidere ed incontrerà Salzillo a breve. Intanto tra stasera e domani mattina il diesse in carica Antonio Governucci incontrerà Mai per consegnargli tutta la documentazione relativa ai dati economici, dato che la trattativa è ancora in piedi. Sempre Salzillo, invece, nelle prossime ore incontrerà il sindaco Biagio Di Muro per aggiornarlo sulle trattative e vedere se ci sono altri imprenditori o professionisti che si sono offerti di investire sul Gladiator.