E’ entrato in campo per sostituire l’infortunato Longobardi. Dopo un minuto subito gran parata su Mensah. Poi tre gol incassati nella ripresa, ma come prima assoluta in prima squadra va bene così. “Sono orgoglioso di quello che ho fatto. Essere catapultato in una finale playoff così importante, davanti a tanta gente e giocare per la squadra di cui sono tifoso non è stato facile. Ho iniziato bene con quella parata nel primo tempo, poi ho causato l’espulsione di Ruscio per un rinvio errato. Avrei dovuta darla lunga e in dieci uomini è stata dura. E’ stato l’episodio che ci ha tagliato le gambe soprattutto dal punto di vista mentale e poi è andata come tutti sapete”. A uomini pari probabilmente le cose sarebbero andate in maniera diversa come conferma il giovane portiere: “Non abbiamo rimpianti perché oltre ad affrontare un ottimo avversario siamo stati condizionati da infortuni e decisioni arbitrali forse un po’ avventante. C’è rammarico, è vero, ma personalmente avrò un ricordo speciale di questo esordio perché non capita tutti i giorni difendere la porta della squadra che ami”.