La fumata era di colore nero al termine dell’incontro casertano di qualche giorno fa tra Sandro Crovetti ed il presidente Iavazzi e alla fine di tale colore è rimasta e rimarrà ancora una volta tale fino alla fine di questa settimana. Dopo la distanza tra le due parti, infatti, ora il numero uno di Pezza delle Noci deve mettere di nuovo in moto la macchina dei nomi su cui puntare, i nomi che potrebbero entrare a far parte della nuova famiglia bianconera. Insieme al nome dell’ex giemme di Ferrara e Montegranaro, però, sembra andar via anche una caratteristica che contraddistingueva la scelta della società di voler puntare sul dirigente emiliano: l’esperienza. Non più un dirigente ed un general manager navigato e con tantissimi anni di esperienza alle spalle, ma puntare sul nuovo che avanza, scegliendo anche di affidarsi a chi questo ruolo in via esclusiva e definitiva non l’ha ancora mai fatto. La cabala e la fortuna, tra le altre cose, sono dalla parte della Juve considerando che nemmeno qualche anno fa o meglio al primo di Sacripanti, insieme al timoniere canturino arrivò a Caserta e alla sua prima esperienza di un certo livello da general manager o direttore sportivo che fosse, tale Claudio Coldebella. L’ex playmaker anche della nazionale italiana, fu una pedina fondamentale insieme a tutto lo staff tecnico e la società per quella che resterà la cavalcata più bella ed emozionante dei colori bianconeri nel Gotha del basket tricolore da quando Caserta e la Juve sono tornati ad esserne parte dopo la promozione ad opera della truppa di Frates. In quell’occasione, infatti, fu un’altra la parola chiave per la scelta del nome di Coldebella da affiggere sulla porta del giemme ai piani alti del Palamaggiò: competenza e conoscenza del gioco. Due doti che potrebbero essere determinanti e fondamentali anche questa volta, specialmente se si vorrebbe puntare su chi non è mai stato dietro una scrivania 24 ore su 24 fino a questo momento. Sicuramente dalla margherita dei papabili potrebbe spuntare e farsi strada il nome di Vincenzino Esposito che cosi come Coldebella quattro anni or sono, potrebbe dimostrare a pieno titolo di essere competente della materia e quindi di rapporti tra squadra e società, visto che come Coldebella ha vissuto l’altra parte della barricata aggiungendo, poi, la visione dell’allenatore. Coach, giocatore e quindi forte conoscitore di quelle che sono e potrebbero essere le esigenze dei giocatori di volta in volta in una stagione agonistica. Pochi dubbi anche per quanto riguarda la conoscenza del gioco o dei contatti che si potrebbero avere e sfruttare in sede di mercato per puntare su nuove scommesse o su giocatori che potrebbero fare al caso della Juve che dopo lo scorso anno ha capito che la ‘fame’m di successi ed emergere può essere determinante per ottenere risultati di alto livello (per qualsiasi tipo di info chiedere a Roma e Calvani ndr). Discorso quello effettuato per l‘ex Toronto Raptors, valido anche per quanto riguarda Nando Gentile che come Esposito ha vissuto le due visioni della panchina, ma mai quella dall’alto della balconata di una dirigenza societaria. Ma nonostante tutto parlare di percentuali o di nomi favoriti su altri, allo stato attuale sarebbe solo un mero gioco numerico, considerando che ancora una volta sarà il weekend a portare consiglio e a regalare all’inizio settimana un nuovo nome con il quale parlare ‘face to face’ cosi come è accaduto con Crovetti. Ancora una volta il tutto dovrà essere effettuato con la massima rapidità e la massima celerità, considerando che il campionato è ormai giunto all’ultimo atto con la determinazione delle due finaliste, il mercato ha ampio raggio di azione e quindi tutti i meccanismo sono stati avviati per la nuova stagione (ovviamente escluse in maniera attiva le due formazioni che si giocheranno il tricolore ndr). Tra i vari meccanismi, quelli bianconeri prevedono, ovviamente, la scelta definitiva dell’allenatore. Il toto-coach delle scorse settimane,quando sembrava che Pino Sacripanti dovesse sedere su una panchina diversa da quella del Palamaggiò, è stato bloccato e stoppato dalle parole fiduciose ed ottimiste del presidente Iavazzi che proprio nei giorni scorsi ha incontrato il coach brianzolo all’ombra della Reggia, prima che quest’ultimo partisse per l’EuroCamp di Treviso e del raduno di Giulianova con la nazionale Under 20 per i prossimi Europei di Categoria. Fiducioso nel trovare un accordo per il quinto anno consecutivo che dovrebbe comunque presentare delle differenze sotto tutti i punti di vista. Le parti hanno illustrato le proprie idee e nel corso della prossima settimana accelereranno il passo per decidere se questo matrimonio continuerà o per il momento il rapporto va fermato e come si suole dire in ambito amoroso: “è meglio frequentare altre persone”. Al momento sono state smentite direttamente dal diretto interessate le voci che da rumors sono diventate furiose dopo l’eliminazione dalla lotta scudetto di Cantù. Il nome di Trinchieri è finito definitivamente sulla graticola se non completamente out dal pino brianzolo ed il team canturino indicato nella giornata di ieri come prossima destinazione del Ct della nazionale Under20. Al momento il tutto sarebbe riconducibile alle chiacchiere da bar, ma per evitare che le chiacchiere ed i bar in ci farle aumentino in giro per l’Italia, la Juve deve accelerare il passo e puntare prima al giemme e poi all’accordo con lo staff tecnico di Sacripanti e poi alla parte più affascinante ed emozionante dell’estate: il mercato dei giocatori.