Juve, il giemme prima di tutto



Sandro Crovetti
Sandro Crovetti

Una domenica tranquilla, una domenica alla finestra per la Juve, ma soprattutto per il presidente Lello Iavazzi. Il nuovo numero uno bianconero ha ricaricato le pile per una settimana che potrebbe portare dei passi in avanti o addirittura a qualche sorpresa importante in vista della prossima annata. Ovviamente con la ricapitalizzazione, il nuovo assetto societario e la prima parte della documentazione dell’iscrizione al prossimo torneo presentata (il secondo step è previsto per lo sprint finale di giugno e nella fattispecie entro il 22 ndr) la questione economico-finanziaria passa dall’essere la finestra principale ad icona sul desktop della stanza di bottoni di Pezza delle Noci. Un’icona alla quale verrà ovviamente data sempre un’occhiata, dato che la ricerca del presidente juventino di nuove forze pronte a sostenere il proprio sacrificio non è certo finito nel dimenticatoio, anzi. L’incontro con la Provincia ed il Presidente Zinzi, potrebbe aver aperto anche dei varchi importanti in termini di sponsor, cosi come lo stesso Sindaco Pio Del Gaudio ha voluto sottolineare nei giorni scorsi che parlare di inattività dell’amministrazione comunale è poco corretto, considerando che tramite uno degli assessorati, degli imprenditori sarebbero pronti ad entrare a far parte della schiera di sponsor, grandi o piccoli che siano, della prossima versione della Juvecaserta. Di sicuro alle parole del primo cittadino di Terra di Lavoro, la dirigenza casertana attende con ansia che seguano i fatti e quindi che materialmente degli imprenditori si presentino per dare una mano – di qualsiasi entità – al duo che al momento rappresentano la continuazione ed il futuro del basket nella città della Reggia: Iavazzi-Barbagallo. Ma affidarsi solo ed esclusivamente alla mediazione delle Istituzioni locali nei confronti dell’imprenditoria casertana per provare a smuovere delle acque che a tratti sono sembrate stagnanti, non pare sia il cammino che vuole percorrere lo stesso Iavazzi per evitare che poi possa essere scottato e restare con le mani in mano. Ed allora l’entourage del numero uno bianconero si è messo in proprio e sta muovendo le proprie pedine che sembrano anche avere dei risultati discreti. In cantiere ci sono tanti contatti, ma soprattutto uno con un marchio che parrebbe essere interessato ad essere il prossimo sponsor (il ramo resta quello delle bevande che non rientrano all’interno del campo delle acque ndr) della Juve e rendere lo sforzo economico di Iavazzi meno pesante di quanto non sia già, ma soprattutto di sentirsi solo in una crociata che sulle bandiere porta la scritta: “Caserta città di Basket”. Il basket come eccellenza territoriale ed una vetrina alla quale affiancarsi per questioni di marketing ed immagine in giro per lo stivale cosi come è stato anche in passato. Insomma allungare la lista delle voci delle entrate all’interno dei vari movimenti di dare ed avere della società bianconera, è il pensiero principale della dirigenza casertana; riuscire a sgravarsi di una parte del proprio 90% acquisito in sede di assemblea straordinaria per la ricapitalizzazione, quello di Lello Iavazzi. L’intento sarebbe quello di cedere una parte di queste quote ed alleggerire il carico, il peso della partecipazione sociale ed allargare la base su cui posare le fondamenta bianconere. Portato via come le nuvole dal vento, il vociare ed il rumors che aveva fatto saltare dalla sedia tutti gli appassionati di Terra di Lavoro e riguardante un eventuale interessamento del patron di Scafati, Longobardi, ad entrare a far parte della prossima Juvecaserta proprio nell’entità e nei limiti di sgravo di percentuali di partecipazione sociale di cui si parlava in precedenza. Un vociare passato tra gli alberi di pezza delle Noci e andato via con la stessa velocità con cui è arrivato anche per una smentita ufficiosa della società bianconera. Ed allora il cartello ‘We want you’ in pieno stile di quello reso famoso dalla campagna militare a stelle e strisce, è sempre in bella vista ai cancelli del Palamaggiò ed in attesa di ricevere l’adesione giusta che possa cambiare la pendenza del sentiero che porta ai nastri di partenza del prossimo campionato. Al suo fianco anche il solito cartello ‘work in progress’, ma che nella fattispecie riguarda il lato sportivo e cestistico. Il primo punto all’ordine del giorno dei lavori in corso bianconeri è e resterà fino alla scelta e alla conseguente nomina e conferenza stampa, il general manager. Una figura ritenuta dal presidente Iavazzi come fondamentale per poter creare le basi di una società solida anche in ambito dirigenziale cosi come quello economico. Un punto all’ordine del giorno che ha anche visto il suo primo spoglio tra i vari nomi che da giovedì scorso (giorno della conferenza stampa di presentazione del nuovo assetto societario casertano ndr) si sono rincorsi come un cane che si morde la coda. Tra questi anche quello di Sandro Crovetti che rappresenterebbe l’espressione della professionalità e dell’esperienza nel campo visto i tanti anni trascorsi in più piazze e società dietro una scrivania che presentava la scritta ed indicazione di Gm. Un Crovetti che non si è sbilanciato, ma nemmeno ha smentito categoricamente – cosi come ha fatto quando gli è stata posta la domanda in relazione ai rumors che volevano il suo nome anche sulla scrivania della nuova versione del basket a Napoli – un eventuale interessamento della Juve nei suoi confronti, mostrandosi onorato nel caso il presidente della Juve gli volesse offrire tale ruolo all’ombra della Reggia. Insomma la pole è sua, ma alle sue spalle nella griglia di partenza ce ne sarebbero altri che potrebbero interessare, a partire da Nando Gentile (che potrebbe addirittura avere doppia scelta affiancando al ruolo dirigenziale anche la possibilità di iscrivere il proprio nome all’interno della casella coach ndr) e finire a Cappellari, passando per altri nomi che però negli ultimi giorni hanno perso di appeal tra le scrivanie di Pezza delle Noci. Al ‘fortunato’ scelto alla fine delle consultazioni, aspetterà poi immediatamente una missione importante e riguardante lo staff tecnico. Quello degli ultimi quattro anni e guidato da Pino Sacripanti rappresenterebbe una sicurezza per i risultati raggiunti, ma anche il sogno dello stesso ‘boss’ bianconero. Il tutto, però, è da valutare in base al budget, alle ambizioni e per qualcuno anche in base alle offerte che potrebbero arrivare dal mercato limitrofo e non.




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