A 60 secondi dal paradiso: la Coppa Italia del torneo AntiFa sfugge agli RFC Ska Lions



RFC Ska Lions & Old Quartograd Uniti!
RFC Ska Lions & Old Quartograd Uniti!

Mai finale fu più amaro. A pochi istanti dall’epilogo, svanisce il sogno degli RFC Ska Lions di trionfare nella finalissima della Coppa Italia del Torneo Antifascista di Quarto. La selezione casertana, una delle realtà antirazziste più conosciute nel panorama calcistico campano e composta da un insieme felice di atleti senegalesi ed italiani, è stata sconfitta dall’Old Quartograd per 6-4, dopo essere stata in vantaggio per buona parte del match. Nell’incontro decisivo, disputato allo Sporting Village di via Learco Guerra a Quarto davanti ad un nutrito numero di spettatori, è andata in scena una bella battaglia agonistica che ha visto prevalere la tenacia della compagine quartese, la quale ha ripreso per i capelli un match che era stato dato per chiuso ed ha sugellato la propria rimonta nei minuti di recupero con due goal che hanno consegnato loro il trofeo.

PRIMO TEMPO: Eppure, gli RFC Ska Lions avevano avuto un approccio devastante alla gara, portandosi sullo 0-3 nei primi diciotto minuti grazie alla doppietta dello scatenato attaccante Darou Baye Fall ed alla rete di Nicholas Malle Dieye, bravi a capitalizzare la grande mole di gioco prodotta dal talento senegalese Lahad Gueye e dal presidente-calciatore Maurizio Affuso. Old Quartograd morti? Nemmeno per sogno. A pochi minuti dal termine della prima frazione, l’inesauribile Canetti ha riaperto la gara con il sigillo dell’1-3 e manda le squadre negli spogliatoi con un distacco ancora colmabile.



Premiato il capitano Nicholas Malle Ndieye (foto Domenico Vastante)
Premiato il capitano Nicholas Malle Ndieye (foto Domenico Vastante)

SECONDO TEMPO: L’importanza della posta in palio provoca l’inasprimento dell’incontro che viene condizionato da continui spezzettamenti (paga l’agonismo esasperato Vincenzo Mundo che è costretto a dare forfait per problemi alla caviglia). A giovare di questa situazione sono i padroni di casa che accorciano le distanze con un fendente di Visone (35’). Il goal locale consegue le proteste degli RFC Ska Lions ed a farne le spese è Darou Baye Fall che viene cacciato per doppia ammonizione, a causa di un diverbio con l’arbitro. Nonostante l’inferiorità numerica, gli RFC Ska Lions difendono il vantaggio, grazie alla prova maiuscola di colossi della difesa del calibro di Matar Niang, Wayssou Ndiaye, Andrea Spuria e del portiere Abdou. Anzi, al 42’ giunge il loro ultimo sussulto con una discesa di Domenico Vastante che dribbla con un tunnel il proprio dirimpettaio e confeziona l’assist per Nicholas Malle Dieye che in spaccata concretizza la sua doppietta personale. Quando i Lions già pregustavano il dolce gusto del trionfo (che si sarebbe succeduto all’affermazione nella Coppa Libertadores di Arzano), ecco che gli Old Quartograd cacciano la loro maschera più spietata ed in tre minuti conquistano il pareggio con le reti di Di Fraia e Canetti. Il direttore di gara decreta quattro minuti di recupero: extra-time che si rivela amarissimo per la compagine antirazzista guidata in panchina dal tandem composto da Bruno Luigi Merola e Marco Proto. Stanchi nell’affrontare gli avversari con un uomo in meno per oltre venti minuti, gli RFC Ska Lions subiscono due vere e proprie pugnalate prima dal bravo Visone e poi da Principe. E’ il trionfo dell’Old Quartograd!

I festeggiamenti dell'Old Quartograd (foto Domenico Vastante)
I festeggiamenti dell’Old Quartograd (foto Domenico Vastante)

PREMIAZIONE: Al fischio finale dell’arbitro, scatta la festa dei locali a cui fa da contraltare la delusione dei Lions che tornano a casa rammaricati per un trofeo solo sfiorato e perso negli ultimi attimi di gioco. Va dato atto ai vincitori di averci creduto fino all’ultimo secondo, ma ciò non cancella l’ottimo cammino della selezione antirazzista che ha superato diverse squadre accreditate al titolo finale (vedi la Real Partenope del capocannoniere Varriale) e si è assicurato lo scettro di miglior difesa della competizione. E’ ovvio che la mancata vittoria del titolo crei non poca amarezza, ma va sottolineata la cornice di valori sotto cui è stato disputato il trofeo: divertimento calcistico nel segno della completa unione umana tra gente di razza, colore e tradizioni diverse. This is Football!


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