Tiene sempre banco l’affaire Gladiator e un altro protagonista della storia di questi giorni, ma anzi da 14 anni a questa parte è Alfonso Salzillo, già patron dell’US Gladiator fino al 2011, che a suo tempo regalò il titolo sportivo all’amico Lazzaro Luce per far partire un nuovo progetto per il suo Gladiator che boccheggiava in cerca di ossigeno. Salzillo, dopo aver ricevuto dalle mani dell’ex presidente nerazzurro il titolo sportivo del Gladiator ha chiesto un aiuto concreto all’Amministrazione per cercare degli acquirenti per salvare il calcio a Santa Maria Capua Vetere: «Da solo non posso fare calcio, lo dico chiaramente – così Salzillo – se un imprenditore serio vorrà rilevare il titolo darò tutto il mio contributo costruttivo e lo cederò gratuitamente per il bene del Gladiator. Lazzaro sapeva a cosa andava incontro, ma nelle sue decisioni di natura economica non posso mettere bocca perché non mi compete. Ora dobbiamo trovare soluzioni concrete e il sindaco dovrà prendere la situazione in pugno. Ma non è escluso un incontro chiarificatore con Luce. Intanto ho rassicurato i tifosi per il mio impegno affinché il calcio a Santa Maria non scompaia, anche perché la fidejussione bancaria già c’è e per l’iscrizione ci vogliono 19mila euro e ci sarebbe da pagare l’ammenda rimediata contro il Foggia di 2500 euro alla federazione. Poi ovviamente servirà fare la squadra anche solo per combattere per la salvezza», conclude. Intanto, sia il d.s. Governucci che l’e allenatore Squillante si sono detti pronti a dare una mano alla causa, dato il loro «attaccamento ai colori e alla città, senza pensare a nessun tipo di ritorno economico», come ha affermato Squillante che ha ribadito che “I soldi non sono tutto nella vita, serve giusto il minimo per ripartire e se chi ci sarà vorrà una mano la darò per il rispetto verso i tifosi che con lo striscione di Trani mi hanno commosso”. “Voglio aiutare Salzillo in qualche modo e scrivere un’altra pagina di storia del Gladiator salvandolo dall’oblìo – così Antonio Governucci -, nonostante ci siano già offerte al sottoscritto. Ciò non toglie che l’affetto dimostratomi anche ieri sera dai tifosi non mi ha lasciato indifferente. Spero che si presenti presto l’opportunità di un investitore per partire con un progetto per salvare il calcio in città”, conclude il direttore.