Il giorno dopo il comunicato nel quale Lazzaro Luce ed il suo entourage dichiarano di non voler più fare calcio a Santa Maria sono continuate le polemiche, nonostante in mattinata Salzillo, a cui è stato riceduto il titolo sportivo, gratuitamente, da Luce, abbia avuto un incontro con il sindaco Di Muro per allenatare la tensione e cercare in extremis una pacificazione, per una soluzione anche sulla questione stadio. Prima c’è stato un invito per vedersi e chiarirsi da parte del primo cittadino sammaritano a cui Luce ha dato adesione, ma dopo una mezzoretta circa è stata pubblicata su internet un’intervista rilasciata dall’oramai ex patron nerazzurro al giornalista Mario Cacciatore nel quale il manager suessolano ha esordito così: “Dopo mesi il sindaco Di Muro si è degnato di telefonarmi, quando oramai si è creata questa situazione”, sono le parole di Luce che ha proseguito puntando il dito contro il tessuto economico sammaritano: “Ho investito un milione e mezzo di euro senza che nessun imprenditore o professionista del luogo mi abbia dato una mano – ha dichiarato – e ci sono tanti professionista a Santa Maria, la città del Foro. A fronte di ciò ho incassato soltanto 20mila euro di biglietti venduti, 16mila raggiunti contro l’Ischia, che non sono serviti a pagare gli addetti al campo e le crostatine a fine gare. Abbiamo venduto 30 abbonamenti in 2 anni e altri 300 li abbiamo regalati perché le istituzioni non mettono mano al portafogli”. Non solo la questione stadio, dunque, per l’ex dirigenza sammaritana è anche un problema di ritorno economico: “Forse abbiamo sbagliato noi a rapportarci con la città con strategie di marketing sbagliate, ma ci aspettavamo quantomeno gli spalti pieni per una squadra che lottava per il vertice in D”. E qui si apre la questione stadio perché ha dichiarato che “Quando ho portato eventuali soci allo stadio, il campo è un poco meglio del parcheggio dell’ipermercato poco distante, o si sono bagnati o sono andati via abbronzati e stanchi e questo li ha fatti desistere dall’investire. A Torre sarebbe meglio, ma non c’è ancora niente di concreto. Alcuni amici imprenditori mi vogliono coinvolgere, ma stiamo sondando il terreno. Certo è che se farò ancora calcio lo farò solo col Savoia, perché Torre Annunziata è la piazza giusta in Campania”, ha concluso Luce. Ci sarà questo incontro col sindaco, nonostante la frenata di Biagio Di Muro, dopo l’intervista di Lazzaro Luce? Si attendono, comunque, ulteriori sviluppi.