Longobardi insuperabile: “Parare un rigore è come segnare per un attaccante”



Carmine Longobardi
Carmine Longobardi

Protagonista dei calci di rigore è stato Carmine Longobardi abile a neutralizzare il tiro di Guadalupi. Una gioia manifestata forse anche più del dovuto (prolungata esultanza sotto la tribuna), ma che gli si può perdonare visto il contesto. “Ho subito chiesto scusa ai tifosi cosentini – racconta il portiere – però dovete anche capire il momento. Per un portiere parare un rigore equivale ad un gol per l’attaccante. Ho esagerato, vero, ma sono stato soprafatto dall’emozione. In fin dei conti però la qualificazione è meritata perché a parte il gol non hanno mai tirato in porta”. Una Casertana che ha saputo interpretare perfettamente l’incontro dando prova di gran carattere: “Non abbiamo minimamente sofferto il Cosenza, abbiamo sempre fatto noi la partita e questa vittoria è da dedicare ai tifosi  che ancora una volta sono stati stupendi. Abbiamo voglia di fare parecchia squadra in questi playoff e oggi lo abbiamo dimostrato. Il Matera? Incontreremo un’altra grande, ma la Casertana non è da meno”.




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