Uno striscione che urla in maniera più veemente di un coro compatto. Ancora agitata per le dure conseguenze del post-partita tra Gladiator e Foggia, la Brigata Spartaco ha manifestato tutto il proprio disappunto per l’emissione delle richieste di DASPO e di denuncia penale nei confronti di dieci tifosi del noto gruppo ultras sammaritano. “Diffidati senza aver commesso reati, infami”: questo è il testo dello striscione che è stato esposto all’esterno del settore locale dello stadio comunale “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere ieri pomeriggio, pochi minuti prima che all’interno dell’impianto si tenesse l’incontro conclusivo tra la società, la squadra ed i tifosi. La ferita non si è per niente rimarginata nel cuore del movimento ultras sammaritano, decapitato da quello che può essere considerato a tutti gli effetti un atto di repressione da parte delle forze dell’ordine. Una sensazione di sdegno che è stata percepita nei piani alti della tifoseria sammaritana, consapevole di dover fare a meno di alcuni fedelissimi per un periodo che resta ancora da decifrare. “Sarà dura rialzarci ma non ci faremo smantellare” fanno sapere alcuni esponenti del gruppo del tifo organizzato che da diverse annate esprime il proprio sostegno incondizionato alla gloriosa maglia nero-azzurra. Saranno ora gli eventuali ricorsi a cercare di alterare le motivazioni che hanno conseguito le emissioni della Questura di Santa Maria Capua Vetere. Motivazioni ritenute ingiuste, poiché secondo i diretti interessati sarebbero state esagerate le interpretazioni di vari episodi accaduti durante e dopo la gara tra Gladiator e Foggia, valevole per il primo turno dei play-off del Girone H di Serie D. Nel frattempo che la Giustizia compia il proprio iter e mentre è in corso l’istruttoria per stabilire chi verrà sottoposto al provvedimento, la Brigata Spartaco si sente stroncata dal crudele trattamento ricevuto, contando che il numero dei DASPO potrebbe giungere a 16 nell’anno del ritorno in Serie D del Gladiator, ma che molti sostenitori ricorderanno come una stagione nefasta dal punto di vista della repressione, per una delle tifoserie più corrette di tutto il girone H della categoria interregionale.