Flash back: 11 gennaio 2013 la Juvecaserta annuncia un accordo con la Co.Fi.Ba ringraziando la persona di Claudio Barbagallo amministratore unico della suddetta società per aver messo il marchio in questione al fianco della Juvecaserta, ma soprattutto al fianco di un altro marchio che qualche tempo prima della data precedentemente indicata, aveva deciso di fare lo stesso e di accettare i termini di condizione di sponsorizzazione secondaria, ma comunque di dare una mana al basket bianconero. Ovviamente si sta parlando della Gimam e di Pasquale Corvino. Due marchi e due nomi che tra il 2012 ed il 2013 hanno dato un mano fondamentale all’interno della linfa vitale della società di Pezza delle Noci, potrebbero essere ancora una volta determinanti per il futuro del basket casertano. Dopo la rivoluzione copernicana iniziata dall’arrivo di Galimberti e che ha poi messo in moto un giro di proprietà di azioni, percentuali e pacchetti di maggioranza e di minoranza che hanno fatto invidia proprio alla teoria di Copernico sui moti del solo e della terra, la situazione societaria non è chiara, ma cristallina. Raffaele Iavazzi è passato dall’essere seduto sul gradino più basso del podio a guardare tutti dall’alto verso in basso nel giro di due anni. Sua ora la punta della piramide bianconera, suo l’intento principale di voler creare le basi e le fondamenta forti dove poggiare il resto della piramide stessa. Un po’ quello che si voleva fare con la sorta di ‘triumvirato’ al fianco di Gervasio e Caputo nella ricapitalizzazione e riassetto societario di qualche anno fa e che poi non bastò per sostenere il peso della stagione agonistica e quindi di quelle pietre per la costruzione della piramide di cui sopra. L’idea però resta sempre la stesa, ma l’idea dell’imprenditore casertano potrebbe essere diversa. Diversificare i pacchetti di partecipazione azionaria, diversi care nelle persone ed anche nel valore in modo tale da non creare nessun tipo di alibi a chi porrebbe la troppo onerosità dell’operazione alla base di un rifiuto che è stato il liet motive delle ultime due stagioni. Una diversificazione alla quale parrebbero essere interessati proprio il duo Claudio Barbagallo-Pasquale Corvino ed ovviamente Co.Fi.Ba e Gimam. Un interessamento che potrebbe tradursi in partecipazioni del 10% e quindi di un 20% totale che andrebbe a ridurre sensibilmente quel 49% di quote rimaste libero dopo la decisione del numero uno bianconero di avere in mano la maggioranza della proprietà della Juve. Un segnale che potrebbe spingere altri a fare lo stesso con percentuali uguali, maggiori o perché no anche minori. «Sia Barbagallo che Corvino – ha commentato il consigliere ed ex presidente della Juvecaserta Francesco Gervasio – erano già presenti in questa stagione anche se in maniera diversa e quindi non mi stupirebbe nella maniera più assoluta che il loro aiuto si trasformasse in altro. Al momento è un qualcosa che ovviamente sta trattando Lello (Iavazzi ndr) e sui tempi, cifre o altro non sono particolarmente informato. La speranza ovviamente è che qualsiasi siano i termini e le condizioni il loro nuovo intervento possa fungere da esempio e da traino verso altre collaborazioni. Dopo una stagione del genere dove in campo i giocatori hanno fatto di tutto per tenere altro il nome di Caserta sfiorando Final Eight e playoff, con vittorie importanti e con una dimostrazione di attaccamento alla città e ai tifosi, ci aspettavamo un riscontro diverso da parte di operatori economici che invece ancora una volta hanno lasciato passare e correre».
Negli anni in cui ha rivestito la carica di Presidente della Juvecaserta, più volte si è rivoto a questa classe imprenditoriale o partner economici compresi grandi marchi per degli aiuti. Ogni volta c’era una sorta di ‘se, però…’ adducendo una ragione per la quale l’accordo non è mai andato a buon fine o addirittura iniziato. Concorda e vorrebbe sottolineare che ora la situazione è diversa e che ormai alcuni degli alibi sono solo acqua passata?
«Assolutamente si. In passato tanti forse avevano trovato nella presenza di Rosario Caputo un alibi ad una risposta negativa a sponsorizzazioni o quant’altro. Negli ultimi tempi, invece, alcuni parlavano di un mio pessimismo e mancanza di un progetto su cui puntare, anche se personalmente sono ancora convinto che il mio non è pessimismo e che i progetti senza una base economica adeguata non si possono porre in essere. Ora però tutto è cambiato, tutto è diverso. Ovviamente ancor di più non c’è Caputo e alla presidenza c’è una persona come Iavazzi che nonostante tutti gli sforzi e le difficoltà è sempre positivo su tutto. Quindi tutte le condizioni sono cambiate e credo che ci siano tutti i presupposti per far si che quegli alibi e quei mancati accordi possano essere rivisti. Il nome di Caserta negli ultimi mesi è finito su tutti i giornali nazionali e locali e quindi credo che non ci sia momento migliore di questo per poter investire ed associarsi ad una delle eccellenze di questo territorio».
Insomma si può dire che alcuni hanno sfruttato la situazione di difficoltà della Juve per mascherare il proprio no o rifiuto di dare una mano al basket casertano?
«Molto probabile…».
Questo pomeriggio l’incontro organizzato e supervisionato dal primo cittadino Pio Del Gaudio, cosa si aspetta?
«Sinceramente non so cosa aspettarmi o chi aspettarmi, so solo che la speranza è che si possa parlare già di qualcosa di concreto e non di una conoscenza per poi parlarne tra qualche settimana o più. Di sicuro la cosa positiva è stata che questo incontro organizzato dal Comune e dal sindaco dimostra quanto sia importante una realtà sportiva in questa città della portata della Juvecaserta ed anche della Casertana».
Guardando avanti quel tanto che basta, cosa ci può dire su incombenze per la prossima stagione quale iscrizioni, fideiussioni e tutto quello che serve per essere presenti al prossimo campionato?
«Premettendo che sono tutti argomenti con scadenza a fine maggio, penso che parlarne ora non è il momento e forse io non sono la persona giusta. Tutto dipenderà dalla voglia e da quello che si creerà attorno al desiderio di continuare di Iavazzi».