Non si è dileguata l’amarezza in casa Virtus Carano per quanto avvenuto domenica scorsa. La società aurunca del presidente Achille Sauchella non ha digerito la pessima conduzione arbitrale del direttore di gara, Lorenzin di Castelfranco Veneto, il quale ha deciso la gara a favore dello Stasia Soccer con alcune scelte molto dubbie. Scelte che dal club caranese vengono ritenuti degli errori madornali, i quali hanno determinato la sconfitta nel primo turno dei play-off del Girone A di Eccellenza, e la fine del sogno della promozione in Serie D della gloriosa Virtus Carano, vogliosa di festeggiare il cinquantennale dalla propria nascita con il raggiungimento di un traguardo indimenticabile. Purtroppo non è andata come previsto da Sauchella & soci che vedono interrompersi a Sant’Anastasia le proprie ambizioni. Sul banco degli imputati, manco a dirlo, finisce l’arbitro CAI (Comitato Arbitri Interregionali) che ha favorito lo Stasia Soccer con alcune decisioni arbitrali da rivedere. In particolare, la rabbia del sodalizio aurunco è riferito al mancato rigore assegnato alla squadra, guidata dal nuovo allenatore Carlo Pagliarulo, al minuto 86’ quando l’azione personale di Gagliano è stata interrotta fallosamente dal tocco di mani di Mollo nell’area di rigore anastasiana. Tra l’incredulità generale della compagine gialloblù e dei propri tifosi, l’arbitro non ha concesso un penalty sacrosanto che avrebbe potuto cambiare inesorabilmente le sorti del match. Invece, il direttore di gara ha preferito soprassedere, salvando dal baratro i padroni di casa. Dopo aver visto negarsi il rigore ed aver osservato attoniti alla rissa che ha visti come protagonisti Di Costanzo e Del Franco, il presidente aveva deciso di ritirare la squadra dal campo, salvo poi desistervi su indicazione delle forze dell’ordine. I vertici presidenziali della Virtus Carano rendono noto che non accettano questa diversità di giudizio nei propri confronti e sono intenzionati a chiedere la ripetizione della gara al Comitato Regionale Campano della Figc. Sono partite sin da domenica sera le manovre dell’ufficio segreteria diretto da Massimo Savoia che sta perfezionando la documentazione da inviare all’ente sportivo di via Strettola Sant’Anna alle Paludi. La Virtus Carano in toto ritiene inaccettabile il comportamento dell’arbitro, resosi colpevole di non aver condotto la gara con quell’imparzialità che dovrebbe regnare all’interno di un terreno di gioco.