Nella bolgia dei 4800 del Serradimigni, la Juve vede svanire le ultime chances di accedere i playoff vista la sconfitta patita sul legno della Dinamo, vicecapolista della Lega A. Senza Mavraides, con un attacco poco preciso, contro una formazione meravigliosa come Sassari era impresa impossibile e, purtroppo, è andata male. Non si poteva fare granchè, oggettivamente, se non limitare i danni. Caserta ha provato a resistere ma nel terzo quarto la Dinamo è volata via con una spallata decisiva. Il resto è stato un lungo garbage time. La Juve abbandona il sogno playoff ma domenica arriva Reggio Emilia per l’ultima di regular season: questa squadra merita di essere salutata ed applaudita come si deve.
PRIMO PERIODO
Sacripanti si affida al quintetto classico di questi tempi, ovvero Marzaioli nello starting five mentre Sacchetti lancia, a sorpresa, capitan Vanuzzo tra i ‘5’ e scegli Easley al posto di Ignerski. Si fatica a segnare da ambedue i lati con Caserta che accetta il ritmo forsennato dei sardi (3-0 al 2′). Il primo canestro bianconero è di Jelovac, ma arriva il primo missile di Travis Diener. La Juve resiste, Maresca insacca la bomba del -1 al 4′. Le mani si scaldano, al festival delle triple si iscrive anche Thornton. Gentile convince poco ed è il turno di Mordente al 5′ (11-7). Sassari inizia a far sentire il peso della panchina e coach Sacchetti cambia tre giocatori. I quattro punti consecutivi di Jonusas firmano il pareggio a quota 13. Drake Diener spara la bomba che sentenzia il 5-0 di break isolano con tanta panchina in campo. Il primo periodo termina male sul 22-15 con capitan Maresca sugli scudi con ben 7 punti a referto ma la Juve paga dazio in area l’atletismo dei lunghi isolani.
SECONDO PERIODO
Sacripanti cerca di spezzare l’egemonia sarda con la zona 2-3 che, tutto sommato, tiene abbastanza bene. L’ingresso di Sergio regala linfa vitale ai bianconeri che rientrano sul 24-22 al 13′ con la magia di Michelori. Poco dopo arriva il primo canestro, in maglia Dinamo, per Sani Becirovic. Travis Diener non perdona il passaggio a ‘uomo’ della Juve ed è 30-22 al 15′. Sassari scappa via col missile infilato da uno scatenato Gordon (33-22 e 9-0 di break). Che diventa 35-22 (11-0) col settimo punto di Bootsy Thornton. Caserta si rialza con lo scud di Mordente e i tre punti di Jelovac che tirano fuori i bianconeri dal fosso (-7 e 0-6 di parziale). Tocca a capitan Vanuzzo ed Easly ricacciare indietro la Juve sul 40-28. E sul -12 si va negli spogliatoi.
TERZO PERIODO
Si riparte con un canestro di Gentile ma Sassari non perdona alcun errore ed Easley infila 5 punti consecutivi (51-32 al 22′). Sacripanti prova a rimettersi a zona 2-3 ma Travis Diener smazza assist a profusione che mettono in ritmo i compagni. E quando non serve il pallone, si mette a segnare: è un Travis Diener pregevole quello che lancia la fuga decisiva degli isolani mentre Jelovac non riesce ad entrare in partita. Il gap resta sempre oltre i 20 punti perchè la Juve molla in difesa e la Dinamo ha vita facile a segnare con chiunque. Mordente non vuole mollare, non vuole arrendersi ed infila cinque punti consecutivi ma Sassari ha le praterie davanti e segna in continuazione (65-42 al 28′). All’ultimo ‘stop and go’ il tabellone del Serradimigni sentenzia il 71-46 (29-16 di parziale). E’ finita, a tutti gli effetti mentre Maresca e Mordente sono in doppia cifra.
QUARTO PERIODO
Si gioca solo per gli amanti delle statistiche, per pulire i tabellini ed aspettare il suono della sirena finale che arriva come una liberazione con la Juve che esce battuta ma non martorizzata dall’improbo incontro con la vicecapolista.
DINAMO SASSARI – JUVECASERTA 87-74
DINAMO SASSARI: T.Diener 12, Vanuzzo 3, D.Diener 14, Gordon 15, B.Sacchetti 4, Devecchi 5, Thornton 13, Pinton, Easley 12, Becirovic 9. All. M.Sacchetti.
JUVECASERTA: Mordente 12, Maresca 12, Jelovac 19, Mavraides ne, Jonusas 14, Marzaioli, Cefarelli ne, Michelori 4, Sergio, Gentile 13. All. Sacripanti.
ARBITRI: Sabetta, Mattioli, Di Francesco.
PARZIALI: 22-15, 42-30, 71-46