Svanisce nel tentativo di segnare la quarta meta il sogno del Clan Santa Maria Capua Vetere che nel retour match dei quarti di finale play-off della Area IV di Serie C di rugby contro lo Svicat Consolini non va oltre il 22-12 (3 mete a 0). A pesare per i sammaritani è la brutta partita dell’andata persa per 27-3 (2-0 le mete per i leccesi). Davanti a 600 persone (con un 150 tifosi ospiti) i ragazzi di mister Pirro si dannano l’anima, vincono, nonostante qualche errore di troppo, ma si fermano alle porte della semifinale, dimostrando, però, che la gara di Campi Salentina è stata solo una parentesi negativa L’unica di una stagione vissuta tra mille difficoltà, in verità. L’onore delle armi degli avversari a fine gara, l’applauso del pubblico per una bella ed emozionante partita a rendere omaggio al Clan deve essere un punto di orgoglio per una società che a costi irrisori se paragonati allo Svicat, seria ed ottima realtà ovale meridionale, di patron Camilli ha sfiorato il sogno Serie B per la seconda volta in 3 anni e con una lista di indisponibili chilometrica. Resta il rammarico per non aver segnato un’altra meta, ma di fronte l’avversario (12 punti su 4 calci) si è difeso bene, recuperando palloni insperati e reggendo nel momento di maggior spinta del Clan, giocando molto bene in touche nella seconda parte del match, nonostante il calo fisico.
Lo Svicat va subito in vantaggio al 3’ con un piazzato del numero 10 Romano. All’8’ gli risponde sempre su punizione Alessio Villano per il pareggio dei locali (3-3). La partita è ricca di fischi, data la posta in gioco c’è un bel po’ di tensione. Il Clan potrebbe passare sempre con un piazzato di Villano che non centra i pali, mentre sempre Romano, beccato dai tifosi locali, prima realizza un magnifico drop e poi dedica i 3 punti al proprio pubblico. Tra il 15’ e il 20’ lo Svicat si porta sempre grazie ai piedi fatati di Romano sul 12-3 e sembra davvero mettersi male per il Clan. Esce Cosenza per un problema alla schiena al 21’ ed entra Iannotta che lo rileva a tallonatore. Al 27’ Ciarmiello sfrutta al meglio la sua velocità e con una grande cavalcata si tuffa in meta. Alessio Villano dalla piazzola è preciso (10-12). Le squadra si riposano sotto il sole cocente di Santa Maria e nella ripresa al 47’ lo Svicat resta in 14 per un certellino giallo. Al 51’ ne approfitta il Clan che va in meta con un’altra azione in velocità di De Luca che di porta a spasso i trequarti avversari in orizzontale per poi puntare la bandierina della zona di meta. Ancora una volta Villano converte per il sorpasso Clan, 17-12. I campioti calano, il Clan spinge e Romano non mette un piazzato, mentre al 78’ Alessio Villano sigla la terza meta, ma forse per la stanchezza dai 22 non riesce la conversione (22-12), continua la pressione del Clan, oramai rivoluzionato dai campi. Lo Svicat resiste anche nell’ampio recupero stringendo i denti e si qualifica per le semifinali, con un altro errore a tempo scaduto su piazzato.
La compagine pugliese di mister Spampinato se la vedrà nelle semifinali contro il Paganica (prima nella speciale classifica delle vincenti) che dopo aver battuto all’andata il Roma 2000 per 17-16 ha vinto anche in Abruzzo per 15-6. L’altra semifinale sarà Latina-Padua Ragusa (seconda e terza). I pontini hanno superato in casa 21-8 le Aquile del Tirreno, formazione di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, mentre i ragusani dopo la sconfitta per 11-8 dell’andata si sono imposti 16-6 nel ritorno in Sicilia.
Ecco quindi i risultati e gli accoppiamenti di semifinale Area IV dei play-off di Serie C:
Clan SMCV-Svicat Consolini 22-12 (and. 3-27)
Paganica-Roma 2000 15-6 (and 17-16)
Latina Rugby-Aquile del Tirreno 21-8 (and. 8-8)
Padua Ragusa-Trepuzzi Salento XV 16-6 (and. 8-11)
Classifica di semifinale:
Paganica 8
Latina 6
Padua Ragusa 5
Svicat Consolini 4