Il giovanissimo Cus universitario pareggia a Cagliari e accede per il quinto anno consecutivo alle final eight universitarie. Totalmente rinnovata nell’organico, composto quasi totalmente da giocatori provenienti da squadre di C2, con il solo De Angelis con un pedigree di categoria superiore, la squadra di mister Ventimiglia arriva nel capoluogo sardo conscia del l’impegno quasi proibitivo che l’attende. Il Cus Cagliari si presenta da stragrande favorita, forte del fattore campo e di una squadra rodata e composta da elementi di categoria superiore. La partita nelle prime fasi conferma questa tendenza con gli isolani che impongono un ritmo forsennato alla gara ed i casertani che si difendono ordinatamente e cercano di sfruttare le ripartenze. Nel prepartita l’allenatore casertano era stato chiaro: “Se ci giochiamo la partita con le loro armi, ci massacrano; se viceversa saremo bravi a sfruttare le poche occasioni che ci concederanno abbiamo qualche chance di fargli male”. Tutti i ragazzi che sono scesi in campo hanno interpretato alla lettera queste parole ed ogni ripartenza ha significato qualcosa di importante. Sulla prima Fazio è stato atterrato dal portiere in area e il rigore di De Angelis ha fruttato il vantaggio. Qualche minuto più avanti, dopo il pareggio cagliaritano, De Angelis ha sfruttato tutta la sua classe per il 2 a 1. A quel punto il Cagliari ha cominciato ad alzare(anche troppo) i toni della contesa ed é riuscito a segnare la rete del pareggio. In questo frangente il brasiliano Lucas ha dimostrato tutta la sua classe ed i casertani sono sembrati accusare il colpo. Fortunatamente il gioco maschio dei sardi ed il conseguente bonus ha permesso a Crispino di realizzare la rete del temporaneo vantaggio, purtroppo solo illusorio perché il Cagliari ha assestato un uno due terribile che lo ha portato al riposo meritatamente in vantaggio. Nella ripresa il copione non è cambiato e forse questo è stato l’errore dei sardi convinti di fare un sol boccone degli stanchi casertani. Con poche rotazioni a disposizione Caserta ha scelto di soffrire e di sfruttare al massimo le ripartenze. Sono saliti in cattedra i 3 cussini doc. Cardillo, Fazio e Russo che hanno sfruttato la loro intesa nella squadra di club e con 3 ripartenze perfette hanno clamorosamente capovolto la partita, portando il Cus sul 6 a 4. A questo punto il Cagliari si è giocato la carta del portiere di movimento ed il Cus si è affidato soprattutto a Salzillo, un vero leone, che col tampone nel naso per l’ennesima gomitata dei sardi ha difeso contro chiunque passasse dalle sue parti. Ciononostante il brasiliano del Cagliari è salito in cattedra e i sardi hanno accorciato. L’ennesimo fallaccio dei rosso blu di casa ha portato nuovamente Crispino a calciare un tiro franco ma stavolta il portiere dei sardi ha parato e sulla ripartenza lo stesso laterale casertano ha commesso il sesto fallo. Tiro perfetto nell’angolo basso e rete del pareggio. L ‘ultimo minuto e mezzo è sembrato durare un’eternità; Carusone è stato bravissimo e al triplice fischio è esplosa la festa dei casertani che passano alla fase finale in virtù della vittoria contro il Cus Napoli nella precedente gara. Parola a mister Ventimiglia ed al presidente Pinto: ” Ammettere che la squadra avversaria è più forte”, è il mister a parlare “, è sintomo di intelligenza ed averlo capito sin da subito ci ha permesso di affrontarli con umiltá ed attenzione. La presunzione tecnica dei sardi li ha puniti perché anche quando avrebbero potuto aspettarci hanno continuato a pressare e picchiare e noi siamo stati cinici e perfetti nel realizzare le poche ripartenze che ci siamo procurati. Questa partita è la dimostrazione che nel calcio a 5 puoi vincere contro una squadra che ti schiera contro giocatori di serie A, se hai UOMINI di serie A. Prima della fase finale spero di riuscire ad aggiungere al roster un paio di universitari, perché siamo contati e li si giocherà ogni giorno”. Infine il presidente Pinto:”Dire che sono soddisfatto è poco. È il quinto anno consecutivo che col è calcio a 5 si partecipa alla fase finale. Questo rende merito al lavoro dell’allenatore amico Guido Ventimiglia. Ma non posso dimenticare i tanti ragazzi che di anno in anno si mettono in luce e rappresentano la continuità per questo Cus. È stata una gara piuttosto complicata direi con una serie di sorpassi e contro sorpassi. Abbiamo trovato una squadra ben messa in campo ma un po’ cattivella per la verità. D’altro canto per passare alla fase finale il Cus Cagliari aveva un solo risultato: vincere e noi glielo abbiamo impedito. Un ringraziamento a tutti e speriamo di arrivare alla fase finale al completo”