Una partita che si consegna alla storia della pallacanestro rosa di Terra di Lavoro. Una partita che non verrà mai cancellata dalla mente di tutte le protagoniste in campo e da uno staff tecnico e dirigenziale che può finalmente urlare la sua gioia: Maddaloni resta in serie A3 compiendo l’impresa più pazza della sua giovane storia. Sbancato il tremendo legno di Bari dove in tanti c’hanno lasciato le penne, al termine di una partita decisa al terzo overtime e con 55’ nelle gambe. Gambe che hanno viaggiato a mille per le maddalonesi mentre si sono bloccate per le pugliesi che scendono in B. Una partita che è la fotografia più limpida di questa stagione del Centro Diana: più forte di tutto e tutti, più cattiva e vogliosa, che costruisce e disfa, che sembra sul punto di cadere ma si rialza. Una vittoria meravigliosa che è merito di tutte: impossibile fare classifiche di merito quando porti a casa una salvezza in questo modo. Sarebbe ingiusto e fuori luogo dare la palma di mvp quando tutte hanno messo il loro mattone sul raggiungimento di un traguardo che, qualche mese fa, sembrava veramente difficile da conquistare. Eppure il Centro ce l’ha fatta: partita sconsigliata ai cardiopatici, piena di colpi di scena, di ribaltamenti di comando nel punteggio e sorpassi in serie. Una vittoria storica: è un’impesa titanica quella messa in piedi da uno splendido gruppo di ragazze e da uno staff da categoria superiore.
La cronaca. Inizia la gara e nessuno sa che sta per assistere ad un match unico. Partenza tutta di marca maddalonese con De Mauro in grande spolvero: Bari va con le tre lunghe e decide di non alzare troppo il ritmo per evitare di crollare fisicamente come successo in gara2. Il Centro è una sentenza al tiro grazie all’ottima circolazione di palla anche se i due falli in 7’ bloccano Santabarbara, ma Zampella (stoicamente in campo con una caviglia malconcia) non la fa rimpiangere (oltre a cancellare Delli Carri). Bari sembra alle corde e trova punti d’oro dalla linea della carità nel secondo periodo dopo essere sprofondato sul -16. Vengono sanzionati 11 falli alle maddalonesi (tre per Santonastaso e Giannelevigna oltre ad un tecnico a coach Chicco Palmisani); Adriana Pastore (7/12 finale dalla lunetta) e Delli Carri (10 punti dalla linea della carità) ricuciono parte dello strappo. Parte la ripresa e comincia una battaglia senza fine fatta di sorpassi e controsorpassi: il Centro Diana si affida ad una splendida Correra per restare in partita (bene in attacco ma soprattutto impressionante in difesa). Bari tocca anche il +3 ma Maddaloni non molla un centimetro. I contropiedi conclusi da Zampella e Popolo rimettono le cose a posto (brava anche Fornaro). Si va avanti così fino al 40’ quando il match point capita a Popolo che, però, sbaglia e rimanda tutto al supplementare. Il primo è di una tensione senza fine: De Mauro tiene in regia, Fornaro ha quattro falli ma nessuna delle due squadre piazza un break ed il secondo overtime diventa realtà. Il Pink è in debito d’ossigeno, le ospiti sono più toniche ed hanno due punti di vantaggio a pochi secondi dalla fine quando Pastore inventa il canestro della nuova parità. E’ una mazzata sul Centro che, però, reagisce in avvio del terzo supplementare. Una bomba di Santabarbara scava il primo solco ma i colpi di grazia arrivano da capitan Eva Giannelevigna (meravigliosa nel terzo overtime) e Santonastaso. Bari non si rialza più. Suona la sirena: il tabellone dice 67-73 ed arriva una storica salvezza.
PINK BARI – CENTRO DIANA 67-73
PINK BARI: Araneo 8, Ricercato 15, Liuzzi 6, Delli Carri 14, Sasso ne, A.Pastore 17, M.Pastore 3, Tanzella ne, Perrone 4, Rossi. All. Di Terlizzi.
CENTRO DIANA MADDALONI: Politi ne, Mallardo ne, Zampella 6, Popolo 5, Correra 17, Fornaro 6, De Mauro 6, Santabarbara 8, Giannelevigna 7, Santonastaso 18. All. Palmisani.
ARBITRI: Barbiero e Guarino.
PARZIALI: 10-20, 27-35, 48-48, 54-54, 59-59, 64-64