Due mesi a Caserta. Neppure il tempo di conoscere la città, ambientarsi e indossare almeno una volta la maglia rossoblù. Finì prima ancora di iniziare l’avventura di Cristian Matrundola all’ombra della Reggia. Una parentesi negativa che gli è servita per crescere. Domenica il destino opporrà il difensore alla sua ex società: “Arrivai a Caserta grazie ad Amoriello il 31 agosto – ricorda – poi lui andò via e il tecnico Enzo Feola non mi fece mai giocare. Neppure una convocazione, ma messo neppure in discussione. Mi dispiacque perché Caserta poteva essere il punto di partenza per la mia carriera. Giocare in quello stadio è un onore per tutti, non mi fu permesso e se oggi avessi l’opportunità tornerei gratis”. Il Budoni non naviga in acque tranquille. Il successo di San Basilio ha ridato morale al gruppo di Lanza, ma domenica sarà un’altra dura battaglia. “Affrontiamo un avversario che in trasferta è quasi imbattibile – continua Matrundola – e anche se è lontano cinque lunghezze dalla vetta certo non regalerà punti in queste ultime giornate. Per quanto ci riguarda dobbiamo vincere, ce la dobbiamo mettere tutta per tirarci fuori da una posizione di graduatoria piuttosto calda. E poi con le grandi quest’anno abbiamo sempre fatto bene perciò siamo fiduciosi”. Il campionato dei biancoblù poteva andare meglio come sottolinea l’atleta laziale: “Sarebbe stato bello competere per posizioni più prestigiose. Purtroppo ci sono andate male diverse gare e ci ritroviamo a dover evitare i playout. La mia stagione? E’ lo specchio di quella della squadra, ma per il momento restiamo concentrati sulla salvezza. A fine anno tireremo le somme”.