Profondo conoscitore del calcio casertano e non, il direttore sportivo Pino Ciontoli ha preferito prendersi per questa stagione un anno sabbatico, stando alla finestra e dispensando consigli giusti a società amiche come il Casalnuovo nel caso dell’acquisto del calciatore De Lucia. Un amore quello per la Casertana mai nascosto con la speranza che questa sia la stagione giusta per il salto di categoria: “Per chi non lo sa , noi abbiamo un altro ex casertano come Giuseppe D’Alise attuale direttore del Casalnuovo. Con Tilli presidente era responsabile all’epoca del settore giovanile della Casertana. Si ricordano le persone che hanno lavorato per i soldi. Quelli che hanno lavorato gratis per la causa, non si ricordano mai.. Il calcio a Casalnuovo si chiama Peppe D’Alise. Hanno la fortuna di avere un presidente che fa il presidente e non fa altre cose. La famiglia Delle Cave fa lavorare tutti gli addetti ai lavori a trecentosessanta gradi. Mi espongo solo per persone serie e perbene. Verdicchio è stato mio giocatore con la Casertana e prima ancora una promessa con l’Empoli. Un pensiero doveroso va al direttore Di Nuzzo e conduttore Fantaccione. Senza di loro il calcio casertano ,sono il motore, l’anima. Conosco Di Nuzzo dai tempi della Casertana:sempre lo stesso atteggiamento. Sono loro l’anima ed il futuro del calcio dilettantistico. Leggo il giornale da tanti anni ed ogni settimana ci sono persone diverse. Questo il bello del calcio. Vedo trasmissioni dove ci sono persone che portano sponsor. La trasmissione in radio è pulita ed aperta a tutti quanti. Parlando di serie D,sento parlare di pubblico di Turris o Sarnese. Per me esiste un solo pubblico ed è quello di Caserta. Quando partono in tremila per la finale di Coppa Italia a Roma, sono grandi numeri. Il grande pubblico ce l’ha solo la Casertana:mi auguro vivamente che possa vincere il campionato. Se la Torres dovesse pareggiare a Torre del Greco, si ridurrebbero le possibilità. In eccellenza mi piacciono i giovani dell’Acerrana ed i portieri Liccardo dello Stasia e Pasquariello della Vis”.
Mario Fantaccione