Juve che miracolo, Brindisi affossata



Jelovac in azione (Foto Giuseppe Melone)
Jelovac in azione (Foto Giuseppe Melone)

Due squadre per due piani partita cristallini: da una parte l’Enel di coach Bucchi ordina un passaggio obbligatorio tra le mani di Simmons, che segna i primi sei punti della partita, per attaccare Jelovac al centro dell’area sfruttando centimetri e chili. Dall’altra parte la Juve e Sacripanti provano ad alzare immediatamente i ritmi della partita per provare ad evitare che Brindisi possa schierarsi con Gentile che prova a prendere d’imbucata gli avversari. Al piano partita, però, l’ex allenatore di Milano aggiunge una zone press che mette immediatamente in difficoltà la Juve che perde tanti palloni in fila che valgono il 0-12 di break con il quale arriva il primo massimo vantaggio dei viaggianti al giro di boa del primo periodo di gioco (9:18 con anche due triple in fila di Ndoja). Alla prima mossa decisiva per la partita, coach Sacripanti risponde a tono mettendo in campo Mordente che al fianco di uno scatenato Gentile pone i primi mattoni per il contro parziale arrivato grazie ed anche soprattutto ad una difesa che definire aggressiva è un vero e proprio eufemismo. Questa volta  a prendere un pugno in piena faccia è Brindisi: 15-0 di break nuovo vantaggio Juve al suono della prima mini sirena (24:18). Mordente realizza i liberi del fallo tecnico fischiato a Bucchi (17-0), Fultz mette fine ad un’emorragia che durava ormai da tanto tempo e Brindisi per la prima volta dopo la serie di pugni subiti dai casertani esce dalle corde e prova a rispondere con una serie di jeb ad opera di Simmons e Fultz per il nuovo +1 (30:31). La seconda metà del secondo periodo è un continuo botta e risposta tra le due compagini in campo. Gentile prova a spingere il piede sull’acceleratore dalla lunga distanza. Brindisi arranca ma nel finale trova due canestri fortunosi che fruttano cinque punti per il vantaggio risicato di un punto al suono della sirena dell’intervallo lungo (39:40). Furioso ma impreciso il ritorno in campo di Brindisi che sbaglia l’impossibile sia dal campo che dalla linea del tiro libero. Gentile si carica la squadra sulle spalle e manda a bersaglio un’altra tripla. Michelori è monumentale, mentre ingenuo il tecnico che si è fatto fischiare Jelovac per proteste (49:46). Nella seconda parte del terzo periodo, poi, va in scena il Marco Mordente Show. L’ex milanese fa tutto da solo sia da due che da tre, ma anche regalando la tripla a Jelovac sul pick and roll che sblocca il serbo e apre un altro mini break di 8-0 chiuso dalla tripla di Mavraides. Gibson è scatenato da dietro la linea della lunga distanza, Caserta non molla di un centimetro su ambo i lati e la nuova ovazione arriva alla tripla dall’angolo di Jelovac (68:61). Brindisi barcolla ancora una volta appoggiata alle corde, il colpo del ko arriva dalle mani di Gentile e Mavraides e l’impresa è compiuta.




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