Significativa la stretta di mano col presidente Aletta che si congratula per le gesta del suo concittadino ed amico d’infanzia Achille Di Pietro in organico presso il comando della Polizia Municipale di Orta. Il cuore oltre l’ostacolo, un sogno divenuto realtà ed ecco che i sacrifici di ore ed ore di duri allenamenti premiano l’impegno di Achille DiPietro maratoneta per passione. La sua partecipazione alla maratona di Roma del 17 Marzo lo inorgoglisce perché sono stati premiati gli sforzi fatti. Un duro allenamento prima di quei 42 km e 195 metri percorsi a Roma registrando un ottimo tempo. I concittadini di Orta celebrano le gesta del maratoneta Di Pietro raggiante e pronto alla prossima competizione:” L’amicizia col presidente Aletta nasce dall’infanzia. Abitavamo vicino e frequentavamo la stessa piazza, gli stessi amici .Avevamo la passione per lo sport in genere. Sosteniamo l’Ortese in questa fase finale di stagione. Rivolgo un grandissimo in bocca al lupo :son certo che la squadra raggiungerà l’obiettivo prefisso. La passione per la corsa l’ho sempre avuta e coltivata. Negli ultimi anni un po’ per dimagrire un po’ per voglia di cimentarmi ho conosciuto altri amici che si stavano allenando. E’ rinata questa passione allenandomi duramente fino al 17 Marzo di quest’anno dove ho raggiunto il mio sogno :quello di partecipare ad una maratona. Ho partecipato alla diciannovesima edizione della maratona di Roma percorrendo 42 km e 195 metri. Si parte da lontano a prepararla con una dieta specifica. Ti devi portare un certo peso addosso e curare un’alimentazione che elimina dolci ed alcool . L’allenamento deve essere graduale aumentando giorno dopo giorno i chilometri. Ho percorso la mia prima maratona e sono felicissimo. Venti anni fa uno dei miei artisti preferiti come Gianni Morandi alla bellezza di 50 anni partecipò alla maratona di New York . Coltivai il sogno che si è realizzato. I colleghi del comando fanno il tifo per me e mi hanno riempito di complimenti. Tutti dicono che non ci sto con la testa. Ho la fortuna di fare un lavoro con i turni. O mi alleno la mattina o il pomeriggio. Prima di partecipare alla maratona pesavo 93kg. Nella preparazione della maratona sono arrivato fino a 80 kg. La medaglia rappresenta la meta raggiunta:la consegnano solo a chi arriva al traguardo.
Sono arrivato 9210 su 14mila atleti col tempo di 4 ore e 50 minuti .Feci una scommessa con un mio amico:quello di farmi una fotografia alla fontana di Trevi. Quando siamo passati ,non me ne sono accorto perché tanta era la foga . Non sono grossi sacrifici. Continuano gli allenamenti. Il giorno dopo la maratona ci sono esercizi di scarico. Sono arrivato al traguardo stanco morto. Il mio preparatore è Franco Sorrentino un finanziere :è lui che ci prepara. Abbiamo un fisioterapista che ci segue. C’è prevenzione:un mese prima della gara abbiamo fatto la visita medica con la prova di sforzo. Fondamentale la prevenzione sportiva. Riguardo la vicenda di Cavaliere, ero presente al campo. La prevenzione è importantissima e bisognerebbe cominciare a pensare che durante le partite ci debbano essere le ambulanze ed il servizio di pronto intervento. Importantissimo il primo soccorso e la relativa attrezzatura. La squadra ha la serenità ora per puntare alla salvezza. E’importante fare sport. Serve a star bene ,in salute e socializzare. Lo sport serve per stare lontano dalle tentazioni. Al mio ritorno sono stato festeggiato dai miei familiari che mi hanno fatto trovare un pranzetto con i fiocchi. A tutti quelli che hanno raggiunto l’obiettivo hanno dato la medaglia. Per me è stata motivo di grandissima soddisfazione riceverla e farla vedere a tutta la mia famiglia. Voglio continuare su questa strada. Punto a prepararmi per una nuova maratona. Mi alleno sempre:quello che si raggiunge per mesi e mesi si può perdere non allenandosi. Basta perdere pochi allenamenti per non rendere. Mostro con orgoglio la medaglia:per me una soddisfazione immensa!”
Mario Fantaccione