La gara con Bari è oramai alle porte. Il destino del Centro Diana nella serie A3 passa dalla serie difficile playout in cui non ci sarà più tempo per recriminare e per le belle giocate: servirà concretezza, cinismo e quel pizzico di fortuna per venire a capo di sfide difficili ed in cui sicuramente i piccoli dettagli faranno la differenza. Tra le belle novità di questa stagione maddalonese c’è Marisabel Santabarbara, una giocatrice dotata di talento sopraffino, mano vellutata e precisa specie dall’arco, nonché quella gran dose di genio e sregolatezza che ne fanno una spina nel fianco delle difese avversarie. Nelle ultime gare ha stretto i denti nonostante un infortunio alla caviglia e ha giocato, proprio nel recupero con Bari, prendendosi nella ripresa la squadra sulle spalle quando la difesa avversaria blizzava sistematicamente su Santonastaso e Fornaro. Chiamata alle responsabilità ha risposto presente e non ha mai fatto mancare il suo apporto e la sua voce alla vigilia di questo delicato spareggio playout è chiara e decisa come la sua attitudine che mostra sul campo.
Un campionato finito con qualche sorriso strozzato in gola, come la gara con Santa Marinella e quella a Brindisi: ora il delicato playout contro Bari. Con che spirito si affronta questa nuova sfida in arrivo?
«Sono state tante le partite perse alla fine come quella contro Santa Marinella: non ci meritiamo sicuramente di essere in questa posizione in classifica e di disputare ora i playout – ammette la giovane guardia maddalonese -. Di sicuro, però, siamo pronte ora a rimboccarci le maniche e ad approcciarci al meglio a questo impegno. Stiamo lavorando molto in campo nonostante gli infortuni per poter affrontare al meglio la gara contro Bari di settimana prossima. Siamo serene e molto concentrate a fare tutto ciò che il coach e il preparatore ci chiedono di fare giorno dopo giorno».
Quale sarà la chiave della serie? Più facile ripetere le prestazioni del -2 d'andata o del +20 al ritorno?
«Sarà difficile giocare su quel campo. Penso che Bari in casa abbia dalla sua tutti i favori del pronostico, quindi dovremo essere brave noi ad imporci fin dall'inizio, senza regalare nulla all’avversario».
Stagione sfortunata e dominata da tanti infortuni, con te in particolare che ne hai subiti due in poche settimane; un campo che a volte non vi ha permesso di allenarvi, e nonostante tutte queste difficoltà siete ancora vive e pronte a lottare: quale può essere la chiave per ‘accendervi’, compattarsi e provare l'impresa?
«In questa partita, così come per tutta la serie, la tecnica, la tattica e il talento incideranno poco; per poter portare a casa questa vittoria penso che dobbiamo essere unite in difesa, giocare di squadra, lottare su ogni palla e soprattutto mettere sul campo il cuore, l’orgoglio, proprio come abbiamo fatto nell’ultimo match contro la stessa Bari, giocato in casa e vinto alla grande con le cose semplici».
Quanto incidono le voci della vigilia sul “caldo” ambiente barese e sulla questione proprio dell'ultima giornata nel match tra la Pink e il San Raffaele?
«Come già detto, penso che Bari tra le mura amiche sia molto favorita, per non dire altro… – conclude l’esterna che sta disputando una bellissima stagione agli ordini di coach Palmisani -. E’ triste leggere quello che è successo contro San Raffaele, ma questo non ci scoraggia: noi andremo lì a fare la nostra partita e a prenderci il risultato che ci spetta».