Sarà una Pasqua all’insegna del lavoro, del sudore e della rivincita quella dei bianconeri di coach Pino Sacripanti. Una Pasqua dove un piccolo pensiero alla sconfitta casalinga contro Pesaro nel quadro di preparazione alla trasferta canturina, verrà ancora riservato specialmente per quanto riguarda quello che poteva portare o apportare i due punti lasciati a Pezza delle Noci da parte della Juve. Di sicuro un fine settimana pasquale ancora più sereno e spensierato per l’aver probabilmente conquistato matematicamente la salvezza e strizzato,. Allo stesso tempo, non uno ma entrambi gli occhi ai playoff con Brindisi sconfitta a domicilio da Avellino alle spalle e Venezia, l’ottava posizione e la post season ad uno schioppo di dita. Ed invece la prestazione contro la Scavolini ha fatto scivolare nel tempo sia l’una che l’altra cosa dopo che entrambe erano state per un attimo pronosticate a braccetto nella settimana successiva alla stupefacente vittoria contro la Montepaschi. Già perché se si era superato con manovre di sicuro migliori di quelle del Titanic l’iceberg dei campioni d’Italia, i marchigiani rappresentavano, su una base di paragone di roster e valore, uno scoglio all’apparenza non preoccupante. Ed invece è successo tutto il contrario di tutto. Non è stato l’Iceberg a far affondare la nave casertana, bensì il piccolo scoglio della Scavolini che però era molto più appuntito di quello senese e tale da provocare uno squarcio grande abbastanza da non permettere ai marinai bianconeri di ripararlo in quaranta minuti imbarcando inesorabilmente acqua minuto dopo minuto. A partire dal ‘day after’ però lo scafo è stato passato al riparo con un paio di giorni di riposo nei confronti della ciurma,. Che a partire da ieri è tornata a lavorare per calcolare nuove rotte e nuove strategie per ripetere l’impresa casalinga contro Siena anche in trasferta Cantù. Carte di navigazione che hanno già un precedente favorevole nel girone di andata quando alla loro venuta all’ombra della Reggia, la formazione brianzola era stata vittima dell’arrembaggio bianconero gettando spade e abbassando la mira dei cannoni arrendendosi ad una Juve che al pari di Pesaro domenica scorsa, aveva avuto più fame della truppa di Trinchieri. A campi invertiti, però, Maresca e compagni dovranno prima di tutto evitare di fare lo stesso, dovranno evitare di essere quelli contro Pesaro o quelli contro Reggio Emilia o Ancona, ma mettere in scena al Pianella una gara come quella di Bologna. L’obiettivo è tornato ad essere un tantino lontano ed allora la voglia di agguantarlo sarà sicuramente tornata a farsi sentire specialmente se alle spalle c’è una bruciatura come quella contro Pesaro: «Hanno avuto più fuoco di noi – ha commentato Max Oldoini alle telecamere di Goldwebtv – quel fuoco alla fine ha portato a bruciarci senza riuscire a trovare un modo per spegnerlo. Abbiamo giocato la nostra pallacanestro a tratti provando a tratti a prenderci quell’inerzia della partita, che invece è sempre stata nelle mani di Pesaro nei momenti più importanti. Una sconfitta che ci rammenta come per noi sia importanti essere già a partire da domenica prossima, sempre quelli di Siena per portare a casa il successo finale. Non dobbiamo mai dimenticarlo».
In settimana si lavora in vista della trasferta post Pasqua in quel di Cantù, ma in contemporanea a Caserta va in scena un altro appuntamento legato alla Juve ed al basket inscindibilmente: il Trofeo delle Quattro stelle…
«Questo non è un torneo normale è una manifestazione che ormai fa parte di questa città ed una parte anche molto importante. Un torneo dove arrivano tante famiglie, tanti bambini e squadre. Un momento di grande aggregazione oltre che di sport che tutti, anche noi, viviamo dal di dentro e dove la cosa più importante non è vincere ma viverlo, stare assieme e fare propria l’essenza di tutta questa manifestazione».