Maiuri si presenta raggiante dopo l’imponente prova di domenica di Anzio. “Sono molto felice e soddisfatto per la prestazione dei ragazzi di domenica. E’ stata dura non essere in panchina e soffrire con loro in campo, ma ero sicuro che i miei giocatori avrebbero risposto con i fatti anche senza la mia presenza. Ho fiducia in loro e soprattutto nel mio staff che mi aiuta tantissimo a preparare le partite in settimana”.
Una domenica che poteva decidere il campionato anche in senso negativo e che purtroppo per una squalifica ingiusta è stato costretto a rimanere in tribuna: “Vero – aggiunge il mister – ho subito una squalifica in conseguenza ad una ingiusta decisione dell’arbitro domenica scorsa. Per regolamento dovevo essere richiamato dopo essere uscito per la prima volta dall’area tecnica. Siamo sfortunati anche in questo ma ciò non ha fermato ne me ne il mio staff nel preparare una partita giocato in modo esemplare dai ragazzi. Non sono parole di circostanza ma voglio dichiarare a caratteri cubitali che ho a che fare non solo con grandi giocatori ma soprattutto con dei grandi uomini che hanno legato tra di loro e formato un gruppo magnifico. Purtroppo in casa le cose non vanno come dovrebbero. Sembriamo una squadra che gioca male, anzi che non fa prestazioni secondo le proprie qualità tecniche. Mi assumo in pieno queste responsabilità”.
Ultimo pensiero del mister va sicuramente alla partita di giovedì che vede di fronte un Cinthya Genzano molto pericoloso. “Tutti credono che questo girone sia facile visto i punti delle squadre, ma non fanno caso ai giocatori che ci sono anche nelle squadre che lottano per non retrocedere. Lo stesso Cinthya ha un attacco che farebbe invidia non solo a club che devono vincere il campionato ma anche a qualcuna di Lega Pro. Gente come Muwana, Fanasca e Palmiteri farebbero gola a tutti. Quindi ribadisco anche in questo caso che ogni partita è difficile e che non ci sono squadre materasso. Vogliamo vincere anche perché vogliamo far trascorrere una serena Pasqua ai nostri tifosi che ci sostengono sempre e non ci fanno mancare mai il loro calore”.
Piero Maiello