Maresca e l’impresa eccezionale della Juve



Giuliano Maresca
Giuliano Maresca

Un successo ed un obiettivo raggiunto, può regalare un sorriso ancora più raggiante di quello che normalmente persone ed uomini, prima ancora che professionisti, hanno quando lo sport incontra i bambini, incontra le scuole ed i ragazzini che potranno e forse saranno gli sportivi del domani. Ed allora molto più raggiante del solito il sorriso di Giuliano Maresca che della Juve è il primo marinaio, il capitano della ciurma agli ordini del timoniere Pino Sacripanti. Raggiante, felice e consapevole che dal punto di vista sportivo si può fare ancora un passo in avanti, si può fare ancora un’impresa che renderebbe questa stagione molto più memorabile ed eccezionali di quanto non lo sia già. “L’impresa eccezionale è essere normale, ed è normale realizzare almeno l’essenziale” cantavano in rima gli Articoli 31 in una delle loro canzoni più famose. Ed è stata proprio la normalità intesa come lavoro, sacrificio ed umiltà che ha portato la Juve a mettere in cassaforte con otto turni di anticipo l’obiettivo fissato all’inizio della stagione o meglio dal momento in cui ci sono stati tanti addii, pochi volti nuovi e qualche problemino finanziario di troppo. La normalità che ha portato a realizzare molto prima del previsto l’essenziale richiesto dalla proprietà a coach Sacripanti ed i suoi giocatori per poter guardare avanti nel futuro. Ma cammin facendo questo essenziale si è poi trasformato di volta in volta in eccezionale. Un qualcosa di eccezionale rappresentato prima di tutto dal passo mancato per arrivare alle Final Eight, ma con successi alle spalle di grandissima fattura come Cantù e Sassari. Un qualcosa di eccezionale rappresentato dall’arrivo di un nuovo patron, di un nuovo proprietario che ha posto fine ai problemi finanziari che avevano turbato tutto e tutti fino a quel momento, ma soprattutto dalla solita umiltà che ha portato i bianconeri ad alzare la testa nel momento di massimo bisogno mettendo a segno due colpi importanti che hanno da un lato chiuso la porta della salvezza e dall’altro aperto inevitabilmente quella per la post season. Certo Brindisi e Venezia hanno dato una mano a Maresca a compagni, ma poi sul campo di Bologna ed in casa contro i detentori del titolo italiano, devi pur sempre portare a casa vittoria e due punti. Tentar non nuoce nella maniera più assoluta, soprattutto ora che tutte le nuvole nel cielo di Pezza delle Noci sino sparite definitivamente, soprattutto ora che la mente sarà sgombra da ogni tipo di pensiero e di preoccupazione lasciando spazio a serenità, tranquillità e felicità per un target raggiunto ed uno che potrebbe allungare la linea di quel sorriso che lo stesso capitan Maresca ha mostrato davanti ai bambini della scuola De Santis di Marcianise: «E’ sempre una gioia avere a che fare con i bambini e con la scuola. La mia carriera scolastica? Meglio tenerla per me – scherza il capitano della Juve durante la stessa manifestazione a cui a preso parte insieme a tutta la squadra – meglio parlare di basket e dello sport a cui mi sono dedicato da sempre».

Gioia e serenità anche nei vostri occhi e volti a dimostrazione che la vittoria contro Siena ha spazzato via qualsiasi tipo di nube si fosse annidata sulla vostra testa dopo un periodo non facile…



«Abbiamo mosso il primo passo a Bologna portando a casa due punti fondamentali per interrompere una striscia di sconfitte consecutive. Contro Siena abbiamo fatto la nostra impresa cosi come contro Sassari e Cantù e quindi ora ce ne godiamo i frutti».

Frutti che potrebbero avere anche il gusto della post season…

«Ovvio che la classifica ci regala lo spunto per pensarci – conclude lo stesso Maresca – ma come abbiamo sempre fatto fino ad ora per la conquista della salvezza: un passo per volta. Non abbiamo mai guardato più in la della domenica successiva ad un successo importante e non vogliamo farlo ora. Domenica c’è Pesaro e alla fine della partita guarderemo la classifica e vedremo se continuare a pensare ai playoff anche la domenica successiva. E’ questo il nostro segreto».


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