Il giovanissimo atleta dell’Ortese Daniele Cavaliere ricorda con terrore gli attimi in cui ha rischiato la morte dopo uno scontro di gioco. Il suo grazie va verso Antonio Iaselli il massaggiatore che capita la gravità della situazione si è fiondato in campo salvandogli la vita. Tutto il mondo del calcio si è stretto con telefonate alla società atellana e messaggi di incoraggiamento su facebook. Immediato il suo rientro sui campi di calcio: “Un grazie a tutte le persone che voglio bene e stimo. Contro il Carano è stato tremendo. Il mio grazie va al portiere Romagnini artefice della mia rinascita :ringrazio in prima persona il massaggiatore Antonio Iaselli che quel giorno non doveva stare al campo. E’stato tempestivo. Venne al campo per medicare Carmine Peluso. Gli devo la vita. Dopo la medicazione ha seguito la partita dietro la rete di recinzione :ringrazio tutti. Dopo il trasporto all’ ospedale di Aversa , sono stato dimesso alle tre di notte. Ringrazio il segretario Miscino ed il vicepresidente Conte accorsi subito in ospedale. Un grazie di cuore a tutti quelli che mi sono stati vicino, a tutti coloro che sono venuti a casa a trovarmi”.
L’esperienza di Orta di Atella fondamentale per mettersi in luce: “Ho fatto un anno di promozione – prosegue Cavaliere – facendo da secondo a Giallaurito. Un anno molto sacrificato perché dovevo apprendere le arti del mestiere. Ricordo la mia prima partita contro il Miano in trasferta, uno scontro diretto di alta classifica. Ce la siamo cavati alla grandissima. Grande gioia per la vittoria. Soddisfazione enorme per la mia presenza da titolare e fu una grande partita”.
La ripresa agonistica: “Penso a salvarmi ad Orta: è mio dovere rappresentare appieno la squadra del mio paese. Abito ad Orta di Atella. Sugli spalti il sabato c’è il mio popolo. Punto a far sempre il meglio ogni anno. C’è bisogno di continuità per essere dei migliori. Seguo ogni partita con stimoli e voglia di vincere. E’ una responsabilità rappresentare la maglia del proprio paese. Fa piacere vedere la gente di Orta. Con i cari amici che ci seguono e fanno di tutto per non farci mancare il nostro sostegno. Punto al rientro appieno con l’Isola di Procida”, conclude il portierino degli atellani.
Mario Fantaccione