«La vittoria di Bologna è stato allo stesso tempo un punto di inizio e di fine per il futuro bianconero. Un punto di inizio dal punto di vista societario che sicuramente potrà pensare e guardare avanti nella sua nuova attività con maggiore tranquillità e serenità, un punto di fine dal punto di vista tecnico e cestistico, considerando che abbiamo spazzato via in quaranta minuti tutti i dubbi e quella pesantezza di quattro sconfitte sulle spalle che ci serviva in vista di una sfida difficile come quella contro la Montepaschi Siena, ma che per nostra fortuna giocheremo in casa». Parte da lontano Giuliano Maresca per presentare la sfida contro i campioni in carica. Parte dai due punti salvezza conquistati in quel di Bologna contro una Virtus mai doma, ma battuta in un finale incandescente dal punto di vista dei colpi di scena. Un ‘flash back’ per guardare al presente ed al futuro della Juve che ora avrà tra le mani l’occasione di rendere la prima apparizione di Galimberti sul ‘campo’ un qualcosa di memorabile e da inserire direttamente all’interno delle pagine e dei capitoli di storia bianconera da ricordare. Ed allora tutto sembra accadere nel momento giusto: la vittoria a Bologna, la fine di una serie negativa, l’arrivo di Galimberti e una società proiettata al futuro con serenità e con una salvezza praticamente in tasca, l’arrivo di Siena a Caserta dopo la ‘notte’ europea contro l’Olympiakos, una squadra che sta risentendo dell’Eurolega e che si presenterà al cospetto del tempio del basket casertano con soli un paio di giorni per ricaricare le batterie e con un viaggio sulle spalle. «Ovviamente questa partita casalinga capita nel momento giusto – ha continuato lo stesso capitano della Juve Giuliano Maresca -. La vittoria contro la Virtus ha ridato entusiasmo anche ai nostri tifosi e poi quando ci sono state le grandi squadre e l’opportunità di spingerci dagli spalti ad una vera e propria impresa il Palamaggiò non si è mai tirato indietro cosi come tutte le altre domeniche. Ovviamente questa contro la Montepaschi non è partita semplice da affrontare cosi come non lo erano quelle contro Sassari e Cantù, ed allora avremo di nuovo bisogno di un pubblico cinque stelle lusso. I presupposti per un Palamaggiò infuocato ci sono tutti e noi non aspettiamo altro che gioire con loro».
Che settimana è stata questa di preparazione al big match contro i campioni in carica?
«Una settimana particolare dove abbiamo fatto i conti con un giorno in meno di allenamento ed un viaggio di ritorno e quindi un pizzico di stanchezza. Il tutto però è stato superato e messo da parte dall’entusiasmo di essere tornati a vincere che ci ha anche regalato quel pizzico di serenità in più per prepararci a fare una grande partita contro Siena».
Paradossalmente il doppio impegno e le energie, sono un dato che nelle ultime settimane stanno dando dei grattacapi ai toscani in campionato. Potrebbe essere la chiave anche di questa sfida?
«Forse anche la nostra unica arma. Di sicuro non stanno attraversando un buon momento dal punto di vista delle energie fisiche, di sicuro questa nuova formula dell’Eurolega lunga e dispendiosa, sta dando qualche pensiero e problema in più ad una squadra che a differenza degli anni scorsi, forse, ha un pizzico di esperienza in meno in termini di gestione delle energie. La partita emozionante punto a punto e di grandissima intensità contro campioni assoluti come i greci ed il viaggio verso Caserta non sono da sottovalutare e quindi dobbiamo sfruttare questa opportunità approcciando la partita con la convinzione di fare bene e con la massima concentrazione cosi come abbiamo fatto contro la Virtus».
La sfida di andata fu condizionata proprio dalle energie e forze fisiche, ma le vostre. Lo sforzo per battere Bologna pesò tantissimo nel secondo tempo del PalaEstra…
«Quando una squadra come la nostra gioca contro una che ha rotazioni ampie come Siena, l’unica speranza è di giocare alla pari dal punto di vista fisico. A Siena ci mancò questo particolare, mentre domani di sicuro possiamo definirci una squadra in ripresa sia fisica che psicologica».
Tatticamente, invece, dove si può colpire la Montepaschi?
«E’ una domanda difficile a cui rispondere se si vuole trovare un solo punto. Siena è una squadra competitiva al 100% in ogni reparto e su ambo le parti del campo. Di sicuro da parte nostra dovremo fare molta più attenzione nell’attaccare le loro zone miste per trovare continuità offensiva, ma anche questa idea non è la chiave principale, ma una delle tante».