«Finalmente dopo quattro sconfitte consecutive siamo riusciti a portare a casa il successo ed interrompere una striscia negativa che durava da tantissimo tempo». Questo l’esordio di Pino Sacripanti immediatamente dopo il successo sul filo di lana contro la Virtus Bologna. Questo il commento del timoniere canturino che durante la stessa conferenza ha mostrato anche un sorriso a dimostrazione di quanto questo scontro fosse importante alla vigilia di una sfida delicata come quella contro Siena, ma anche alla luce di un cammino che vedeva la salvezza ad un passo, ma ancora non perfettamente salda tra le mani. Ed invece nel Monday Night emiliano è arrivato quel passo che tanto si aspettava: vittoria, classifica mossa passando a quota 18 punti, ma soprattutto un alto doppio confronto in tasca dopo aver perso altre possibilità nel passato recente e non. «Siamo contenti e c’è tanta soddisfazione per il risultato che abbiamo raggiunto – ha continuato l’head coach della Juve – non solo per i punti ed il doppio confronto, ma anche da un punto di vista psicologico. Venivamo da un momento in cui non riuscivamo a raccogliere i frutti di quello che preparavamo in settimana durante gli allenamenti o per quello che riuscivamo a produrre in campo. Iniziava ad esserci un po’ troppa frustrazione per una situazione che invece ora abbiamo mandato via con una semplice vittoria. Pensavamo di essere senza più energie ed invece abbiamo dimostrato di aver giocato una partita di voglia e di grinta e restando concentrati sul match per tutti i quaranta minuti e questo alla fine ci ha premiati con la vittoria finale, nonostante quella tripla di Imbrò da lontanissimo ci abbia spaventati per un attimo, ma poi ci siamo ripresi, abbiamo incassato il colpo e siamo tornati a fare quello che stavamo facendo».
Quale il lato più bello di questa partita?
«La voglia dimostrata da una squadra che come dicevo in precedenza, nell’ultimo periodo non ha vissuto momenti felici dal punto di vista dei risultati. Una voglia galvanizzata, poi, anche dall’entrata in società di Galimberti che ha rasserenato tutto l’ambiente».
Tornando al match, invece, quali i momenti chiave?
«E’ stata una partita andata avanti un po’ a strappi. Abbiamo avuto la possibilità di allungare nel punteggio per più di un’occasione e per più di un’occasione siamo stati raggiunti o abbiamo superato Bologna che ha approfittato in alcuni momenti per mettere la testa avanti nel punteggio. Siamo stati bravi nel giocare nella maniera migliore quella zone-press che li ha messi in difficoltà, prima di andarci noi nella seconda metà di gara sbagliando ancora una volta tanti tiri ed a volte anche ben costruiti. In difesa, invece, abbiamo pagato il pick and roll con Imbrò che non poteva sostituire meglio un giocatore importante come Peppe Poeta la cui assenza forse ha tolto tantissimo ad una squadra come la Virtus».
C’è stato un momento in cui ha pensato o ha avuto paura di non vincerla?
«Sinceramente tranne qualche piccola titubanza nel finale dove siamo arrivati con qualche errore di troppo, no. Questo perché abbiamo giocato una partita di voglia e di concentrazione per tutto il tempo. In un momento delicato come quello che sta attraversando Bologna era impensabile che si arrendessero facilmente. Hanno cambiato allenatore e quindi ora non ci sono più alibi per i giocatori che devono fare un passo in avanti. Senza contare che il cambio di allenatore in corso come è avvenuto con la Virtus, rende le cose sempre un po’ difficili in termini di preparazione del match. Eravamo ben preparati su Finelli, mentre dovevamo aspettarci delle piccole sorprese dovute al nuovo allenatore. Però nonostante tutto abbiamo stretto i denti e siamo riusciti a portare a casa quello che in generale abbiamo meritato, la vittoria».