Succivo non arrossisce e si conferma reginetta del campionato di Prima Divisione. A Mondragone gli atellani vincono 54-44 una partita che hanno rischiato di perdere almeno un paio di volte, salvo poi cacciare gli artigli e riprendersi lo scettro di capolista del girone A. L’aria di mare si fa sentire, ma coach Barretta tiene a precisare di non essere arrivati qui in vacanza: subito in campo con lo starting five Campolattano-Laezza-D’Ettore-Saviano-Cirotto. Buono e Barbato, tra i migliori dell’ultimo turno, le vittime eccellenti del mini-turnover. Santoro risponde con Mezzo-Di Rienzo-Franciosa-Palmieri-Zevoli. L’inizio è di marca atellana. Campolattano attiva il radar e gli schemi girano bene, capitalizzando il lavoro di Saviano e Cirotto nel perimetro. Sinuessa gira e rigira non trova il buco per lanciarsi a canestro e così ci prova dalla distanza: tre bombe, dico tre, nel solo primo quarto, con Zevoli che trova il jolly dal parcheggio. 12-10. Succivo chiude bene le maglie difensive e ha buon gioco anche nel pitturato, ma la facilità di tripla di Sinuessa scuote gli equilibri in campo. Il secondo quarto di Mondragone sta tutto in altre due bombe di Zevoli. La seconda fa svegliare di soprassalto Laezza, che si fa perdonare i 10 minuti di ritardo cominciando a bombardare la retina: 9 punti consecutivi con contorno di triple e Succivo riprende quota. Ora gli atellani giocano decisamente meglio e trovano sempre l’uomo libero dalla media, nel caso Saviano, che applica il dogma del +2.
25-19 all’intervallo senza particolari patemi. Alla ripresa dei giochi, a Succivo viene la crisi del terzo quarto.
Sinuessa trova in Ceraso l’uomo della provvidenza (8 punti nel parziale) e si rifà pericolosamente sotto.
Mezzo trova addirittura il sorpasso con una tripla, giusto per non dimenticare come si fa.
Nel momento cruciale della gara con i padroni di casa in pressione Barretta si affida all’esperienza dei senior, con capitan Laezza e Cirotto in campo a dispensare grinta e difesa a oltranza.
Come una nave in tempesta, Succivo resta saldamente aggrappata ai remi e supera la bufera sul 33 pari.
Barretta legge la partita e capisce che, con Mondragone provata dallo sforzo della rimonta, è il momento di tentare l’assalto.
Rientrano sul parquet Campolattano, Laezza e D’Angelo.
Il play numero 21 prende in mano le redini dell’incontro e gestisce alla grande il pallone, mentre Laezza riprende a parlare al canestro con i 10 punti dell’ultimo quarto. Santoro prova a guidare la riscossa, ma i suoi non ne hanno più.
Con Sinuessa tutta schiacciata in avanti, Campolattano inventa un lancio lunghissimo in avanti destinato al muro di fondo, ma Maggio rischia la craniata e tira fuori dal cilindro un assist impossibile per Laezza, solo soletto nel pitturato: canestro che vale “solo” 2 punti.
Il colpo di grazia arriva a 4 minuti dalla fine, quando Laezza (ancora lui!) per due volte e Savinelli bombardano dal perimetro i resti di Mondragone, che alza bandiera bianca e depone le armi.
“Sua Altezza” D’Angelo chiude la contesa con una schiacciata d’altri tempi su assist di un infinito Cirotto.
La capolista si impone anche a Mondragone per 54-44, sale a 14 punti in classifica con una gara in meno e si presenta in grande stile all’appuntamento con questo mese cruciale di campionato, che servirà a delineare meglio la zona playoff del girone A di Prima Divisione.